Cielo: differenze tra le versioni

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*Che l'[[uomo]] sia lacerato dal cielo e dalla terra, pazienza, ma il peggio è che alla fine del cielo vuole il brandello che è stato strappato dall'[[inferno]], e l'inferno è affamato di quello conquistato dal cielo. ([[Stanislaw Jerzy Lec]])
*Cieco chi guarda il cielo senza comprenderlo: è un viaggiatore che attraversa il [[mondo]] senza vederlo; è un sordo in mezzo a un concerto. ([[Camille Flammarion]])
*Come un dio dagli enormi occhi azzurri e dalle forme di neve, il mare e il cielo attirano sulle terrazze di marmo la folla delle giovani e forti rose. ([[Arthur Rimbaud]])
*''Dell'innocente | [[Sangue]] versato | In scellerata [[guerra]] | Conta il Cielo le stille, e le schernite | Lagrime tutte della stanca terra''. ([[Vincenzo Monti]])
*Il cielo di [[città]] mi piace perché puzza di basso, di uomini. Il cielo di campagna invece mi fa paura. C'è solo roba del Signore, lassù: [[stella|stelle]], stelloni, nuvole al galoppo. E poi che mi mettevo a fare in campagna? A litigare con gli [[albero|alberi]]? Quelli sono tranquilli, beati, ti fanno sentire uno sputo. La [[natura]] è tutta arrogante, è roba diretta del Signore, e giustamente un po' di strafottenza ce l'ha. ([[Margaret Mazzantini]] da ''Zorro'', Mondadori, 2004)