Miguel de Unamuno: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Monumento a Unamuno en Salamanca.jpg|thumb|<center>Miguel de Unamuno,<br>monumento, Salamanca.]]
'''Miguel de Unamuno y Jugo''' (29 Settembre 1864 – 31 Dicembre 1936), scrittore e filosofo spagnolo.
 
*Accade invariabilmente che il punto di partenza della [[saggezza]] sia la [[paura]]. (citato in [[John Lukacs]], ''Democrazia e populismo'', traduzione di Giovanni Ferrara degli Uberti, Longanesi, 2006, p. 190)
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*Detesto ogni etichetta: semmai la più sopportabile mi sarebbe quella di ideoclasta.<ref name=Cip>.</ref>
*Il mestiere dei cristiani non è vendere il pane ma il lievito. (citato in Giacomo Panizza, ''Capaci di futuro'', Rubbettino Editore srl, 2005)
*Il [[sogno]] di uno solo è l'illusione, l'apparenza; il sogno di due è già la verità, la realtà. Che cos'è il mondo reale se non il sogno di tutti, il sogno comune? (da ''Nebbia'')<ref name=>citato in Adriano Tilgher, ''Studi sul teatro contemporaneo'', p. 57, </ref>
*La più odiosa di tutte le [[Tirannia|tirannie]] è, secondo me, quella delle idee...<ref name=Cip></ref>
*Una [[fede]] che non dubita è una fede morta. (da ''L'agonia del cristianesimo'', traduzione di Angelo Treves, Monanni, 1926)
 
===Senza fonte===
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*Possa Dio negarti la pace ma darti la gloria!
*Sono convinto che la riflessione aumenti la paura.
 
==''L'Agonia del Cristianesimo''==
*Chi impone la fede a un altro con la spada, quello che cerca di convincere è se stesso.
*I veri atei sono pazzamente innamorati di Dio.
*L'essenza dell'uomo è la pigrizia e quindi l'orrore della responsabilità.
*La pedagogia gesuitica è profondamente anticristiana.
*La sofferenza dei monaci e della monache, dei solitari d'ambo i sessi, non è una sofferenza della sessualità ma di maternità e di paternità, cioè di finalità.
*La storia è il pensiero di Dio sulla terra degli uomini.
*La verità è qualcosa di collettivo, sociale, perfino civile: è vero quello che accettiamo e su cui c'intendiamo. E il cristianesimo è qualcosa d'individuale e di non comunicabile. Ecco perchè agonizza in ognuno di noi.
*Noi uomini viviamo insieme, ma ognuno muore da solo e la morte è la suprema solitudine.
*Non c'è maggior consolazione di quella della desolazione, come non c'è speranza più attiva di quella dei disperati.
*Tutte le ortodossie hanno cominciato con l'essere eresie.
*Una [[fede]] che non dubita è una fede morta.
*Vedo la politica elevata a religione e la religione elevata a politica.
 
==''Nebbia''==
*L'uso danneggia e persino distrugge la [[bellezza]]. La più nobile funzione di un oggetto è essere contemplato.
*Il [[sogno]] di uno solo è l'illusione, l'apparenza; il sogno di due è già la verità, la realtà. Cos'è il mondo reale, se non il sogno che tutti sognano, il sogno comune a tutti?
*Il [[caso]] è l'intimo ritmo del mondo, il caso è l'anima della poesia.
*[[Morte|Muore]] tutto, tutto, tutto; tutto è morto per me! Ed è peggio che tutto muoia per me che io muoia al tutto.
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==Bibliografia==
*Miguel de Unamuno, ''Nebbia'', Istituto Geografico De Agostini, Novara, 1982.
*Miguel de Unamuno, ''L'agonia del cristianesimo'', SE, 2006
 
==Note==