Maurice Zundel: differenze tra le versioni

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* [[Dio]] non può perdere niente, perché ha sempre dato tutto e la sua vita è, appunto, questo dono infinito che Egli è.
*Dio si adatta all’umanitàall'umanità, accettandone i limiti per quel che è necessario a provocarne il superamento, come una madre balbetta con il figlio, per farlo progredire nella scoperta di un universo che deve crescere con lui.
*I diritti dell’uomodell'uomo presuppongono che chiunque porti in se stesso il bene comune, che sia il bene comune, che sia un bene universale.
*L'[[incarnazione]] diventa vita soltanto se riusciamo a capire che, attraverso di noi è in gioco la vita stessa di Dio.
*Nessuno accetta di essere trattato da oggetto, questo vuol dire che ognuno vuol essere trattato da soggetto, vuol dire che ognuno vuol essere riconosciuto in questo essenziale (che di solito egli ignora), nella sua dignità (che spesso è il primo a non rispettare). Ritroviamo qui un dato essenziale: l'uomo nel suo valore specifico e nell'inviolabilità della sua coscienza, è una esigenza d'essere più che un essere realmente esistente. Come dire che è chiamato a farsi – invece di subirsi – e che questo cambiamento comporta tutte le tappe possibili comprese tra lo zero e l'infinito.
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==''Una presenza interiore''==
*Ė prima di morire che rischiamo di essere morti, se rifiutiamo per l’appuntol'appunto di fare della nostra vita una creazione continua di grazia e di bellezza.
*Essere cristiano è far sbocciare tutti i fiori nella certezza che l’amorel'amore avrà l’ultimal'ultima parola.
*Il cristianesimo nel suo insieme, l’interal'intera Rivelazione, sin dalla Genesi, è un grido d’innocenzad'innocenza di Dio: Dio non vuole il male, Dio ne è la prima vittima.
*Il cristianesimo non ci chiede di abbandonare la terra per osservare un cielo immaginario, ma di diventare noi stessi il Cielo, di diventare il Regno di Dio.
*Il distacco cristiano, in realtà, è un attaccamento infinito a tutte le realtà infinite.
*Per finire, per disigillare la pietra del cuore, per aprire la spaventosa prigione in cui siamo tutti rinchiusi, esiste un’unicaun'unica chiave ed è quella dell’Amoredell'Amore.
*Qualsiasi amore di madre – compreso l’amorel'amore della santa Vergine – non è altro che una goccia nell’oceanonell'oceano della tenerezza materna di Dio.
*Quando non c’èc'è più amore, non c’èc'è più creazione.
*''Una vetrata nella notte è un muro opaco, | scura quanto la pietra | nella quale è incastonata. | È necessaria la luce |per far cantare la sinfonia dei colori |i cui nessi ne costituiscono la musica.''.
*Vivere la Messa significa diventare un silenzio immenso, illimitato, in cui sono seppelliti tutti i rumori.
*Vivere la Messa significa vivere nell’umanitànell'umanità intera, è vivere nel cuore di Gesù Cristo, significa formare il corpo mistico del Signore, nel quale non c’èc'è più spazio né tempo.
 
{{NDR|Maurice Zundel, ''Una presenza interiore'', supplemento a ''Messaggero di S. Antonio'', gennaio 2006}}
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*Finché non l'abbiamo trovato, siamo alienati a noi stessi, estranei a noi stessi, incapaci di raggiungerci, di conseguenza schiavi della nostra biologia, sottomessi alla servitù delle forze fisico-chimiche
*[[Gesù]] ci conduce all'incontro di un Dio che è la chiave di un [[mondo]] che non è ancora.
*{{NDR|Gesù}} ha “gettato”"gettato" la sua vita nel tesoro di Dio, dove nulla va perduto, ma tutto è accresciuto.
*II vero bene comune degli uomini è l'[[uomo]] stesso.
*Il sacrificio della croce ha dunque questo carattere ontologico: mira a ristabilire il legame umano e autentico tra la nostra esistenza e noi stessi.