Maurice Zundel: differenze tra le versioni

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*C'è un legame animale con la vita, che non basta, che non può difenderci, non può proteggerci né nascita, né il nostro inconscio, né la nostra morte.
*Colui che ha sentito svegliarsi il senso della propria [[dignità]] di fronte al non riconoscimento degli altri, di fronte al loro disprezzo della sua dignità, è già alla soglia di quel regno misterioso davanti al quale Gesù si inginocchierà alla lavanda dei piedi.
*Decidersi per il dono significa aver compreso che la vita ha senso a partire dal TU di Dio.
*Di fatto ci sono degli esseri che sembrano mascherati a un livello incredibile. Si direbbe che non fanno altro che dissimulare il loro vero essere. Sembrano non pensare ad altro che a camuffarsi perché non hanno fiducia, perché non fanno credito allo sguardo degli altri
*[[Dio]] è la nostra radice comune.
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*Finché non l'abbiamo trovato, siamo alienati a noi stessi, estranei a noi stessi, incapaci di raggiungerci, di conseguenza schiavi della nostra biologia, sottomessi alla servitù delle forze fisico-chimiche
*[[Gesù]] ci conduce all'incontro di un Dio che è la chiave di un [[mondo]] che non è ancora.
*{{NDR|Gesù}} ha “gettato” la sua vita nel tesoro di Dio, dove nulla va perduto, ma tutto è accresciuto.
*II vero bene comune degli uomini è l'[[uomo]] stesso.
*Il sacrificio della croce ha dunque questo carattere ontologico: mira a ristabilire il legame umano e autentico tra la nostra esistenza e noi stessi.
*Il solo male è di appiccicarci a noi stessi rifiutando di amare dentro di noi colui che non cesserà mai di attenderci.
*La sobrietà è il rispetto di noi stessi, è il rispetto dei nutrimenti della terra, è il rispetto di tutta questa natura che, se ce ne facciamo schiavi, fa di noi dei bruti.
*La [[verità]] ha bisogno di noi ed essa muore se noi non ne viviamo.