Eugène Ionesco: differenze tra le versioni

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*Quando lo [[stupore]] è al suo apice, in quel momento non dubito più di nulla.
*Ho la certezza di essere nato per l'[[eternità]], che la morte non esiste, che tutto è miracolo.
*Gli anni di storia personale sono come i secoli tempestosi, tristi, demoniaci della Storia universale. Passati tumultuosi, come se fossero i ricordi, come se fossero la memoria del mondo, mi separano e ci separano dall'inizio.
*Non poter concepire un mondo senza limiti, non poter immaginare l'infinito, è questa la nostra infermità di fondo.
*La [[giustizia]] non è equità, è vendetta e castigo.
*Vivere al di là del bene e del male, considerare una cosa al di là del bene e del male, come voleva [[Nietzsche]], non è possibile. Egli stesso è diventato pazzo di pietà, vedendo un vecchio cavallo cadere a terra e morire.
*Il mondo è forse solo un enorme scherzo che Dio ha fatto all'uomo.
*Una fraternità fondata sulla metafisica è più sicura di una fraternità o di un cameratismo fondati sulla politica.
*La [[politica]] mi pare che sia anch'essa un divertimento, talvolta terribile, comunque un divertimento.
*Ogni scrittore, ogni artista, ogni poeta, non vuole forse imitare Dio, non vuole anch'egli essere un piccolo Dio che vuole creare gratuitamente, senza ragione, per gioco, per Libertà e in piena libertà?
*Noi siamo qui con i nostri quadri, le nostre musiche, le nostre poesie, i nostri libri alla ricerca di una parvenza di immortalità.
 
{{NDR|Eugène Ionesco, ''Il bambino, il paradiso, il teatro'', intervento al Meeting di Rimini, 26 agosto 1987 [[http://www.meetingrimini.org/detail.asp?c=1&p=6&id=1208&key=3&pfix=]]}}