Jacques Loew: differenze tra le versioni

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*C'era tanta bellezza, grandezza e tanta diversità nello stesso tempo per una cosa cosi effimera che bisognava bene che ci fosse una intelligenza, un pensiero, un amore anche dietro quel piccolo fiocco di neve, che si era fuso appena lo avevo preso in mano.
*Ciò che vi è di più tragico, non è l'incredulo che bestemmia, non è l'uomo che cerca, che ha dei dubbi. La cosa più tragica è il cristiano che non fa più salti di gioia pensando che Dio lo ha cercato, come ha cercato la pecorella. Perché è questa, ancora una volta, la grande verità rivelata al cristiano.
*[[Dio]] non è venuto sulla terra per abbagliarci col suo splendore. E' venuto a seminare in noi il germe della nostra immortalità.
*Ecco cosa sarà la Chiesa: la riunione paziente e lenta di tutti gli uomini.
*L'amore di Dio è qualcosa che ci trascende da tutte le parti e che, se ove potessi comprendere Dio, Egli dovrebbe essere molto piccolo, data la misura della mia intelligenza.
*L'insignificanza del tempo libero, della sessualità (non si sa nemmeno più perché si fa all'amore), è questo il dramma dell'uomo di oggi, la sua disperazione.
*La [[Fede]], è ingrandire la nostra visione del mondo e delle cose, al di là, infinitamente al di là di quello che la nostra,più alta intelligenza, la più luminosa, può raggiungere.
*La [[gioia]] cristiana nasce ad un tempo dalla grandezza di Dio e dalla mia piccolezza.
*La [[speranza]] è di avere scoperto un significato per la mia vita.
*La [[speranza]] è una determinazione dell'uomo quando ha toccato il fondo del baratro.
*La [[speranza]] è una disperazione superata.
*Nell'uomo più marcio, c'è una scintilla di vita divina, e nel migliore, ci sono delle porcherie nascoste negli angoli!
*Per cercare [[Dio]], anche se non lo si è ancora trovato, bisogna accettare, fin dal primo momento, di «giocar tutto», di mettere tutta la propria vita nella bilancia il giorno in cui si sarà avuta la gioia di scoprire Dio.
*Poiché la nostra, vite è una vite risuscitata, la linfa che ci unisce ad essa porta già l'impronta della nostra resurrezione.
*Quello che ciascuno può fare, o più esattamente quello che è alla nostra portata per incontrare Gesù Cristo, è appunto incontrare una comunità umana, un piccolo gruppo: cinque, sei, venti o trenta riuniti insieme.
*Si può dare tutto a Dio e vivere senza di Lui.
*Un [[mistero]], d'altronde, è sempre una realtà non oscura o tenebrosa, ma una verità troppo alta, troppo vasta per essere abbracciata con un solo sguardo di uomo. Un mistero è una realtà a misura dello sguardo di Dio.
*Vorremmo che Dio si manifesti a noi quando ancora non abbiamo sgonfiato il nostro pallone. Non è a colpi di bulldozer che possiamo arrivarci. E' necessario qualche colpo di spillo per sgonfiare il nostro pallone, il nostro «io»; allora, perché ritornati piccoli, scopriamo Dio.