Andrea De Carlo: differenze tra le versioni

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*[[Scrivere]] è un po' come fare i minatori di se stessi: si attinge a quello che si ha dentro, se si è sinceri non si bada al rischio di farsi crollare tutto addosso.
 
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''Arcodamore''===
Mio cugino compiva gli anni dieci giorni prima di Natale, e sua moglie gli aveva organizzato una festa a sorpresa, ha telefonato per dirmi che dovevo assolutamente andarci. Da quando mi ero separato e vivevo solo avevano preso a farsi vivi almeno un paio di volte al mese, erano sempre pronti a offrirmi assistenza organizzativa e consigli esistenziali e inviti mondani. Io non facevo niente per scoraggiarli, anche se per anni non ci eravamo frequentati né avevamo mai avuto molto in comune: ogni tanto andavo a trovarli nella loro bella casa in centro, cenavo con loro o bevevo qualcosa e li aggiornavo sullo stato della mia vita. Facevo il fratello minore, anche se avevamo più o meno la stessa età; la natura apparentemente indistruttibile del loro rapporto e la qualità dell'arredamento del loro soggiorno mi confortavano, la curiosità che leggevo nei loro sguardi mi faceva sentire in movimento malgrado tutto.
 
===''Leielui''===
===[[Incipit]]===
L'aspetto più esilarante del volare senza ali è la sua assoluta semplicità: basta muovere braccia e gambe come per nuotare, solo che ci si muove nell'aria. È facile, non richiede sforzo fisico né mentale, solo un certo grado di focalizzazione. Basta essere convinti di riuscirci, e ci si riesce.<br>
Per esempio adesso lei sale per gradi sopra le colline dense di vegetazione, sopra i filari di piante di caffè che formano strisce verde intenso, sopra i bananeti dalle foglie quasi gialle, sopra la strada sottile che asseconda a curve le pieghe di ogni salita e avvallamento.
 
===Citazioni===
*Sotto tutta questa esuberanza c'è una cautela misuratrice, gliela si vede negli occhi: insicurezza di fondo, valutazioni di opportunità, gelosia latente pronta ad attivarsi. (pag. 55)
*Non riesce a credere a quanto siano infantili i nostri impulsi di base: inseguire quello che ci viene negato, scappare da quello che ci viene offerto. (pag. 74)
*Continua a guardarsi intorno e a raccogliere dettagli senza volerlo, e non riesce a fare a meno di pensare che comprare un appartamento è anche un pò comprare la tristezza di chi ci abitava. (pag. 111)
*Ordina un Negroni sbagliato, che le piace per il nome forse ancora di più che per il sapore. Il fatto è che si è sempre sentita sbagliata lei stessa, fin da quando era bambina e viveva con le sorelle nel quartiere sbagliato di Rochester, con una mamma sbagliata e un padre sbagliato che avevano la combinazione etnica sbagliata e i lavori sbagliati. Ha scoperto ben presto di non essere conforme a nessuno standard, e di non poterci rientrare neanche volendo: è una questione mentale e fisica, viene fuori ogni volta che si sforza di appartenere a un contesto. (pag. 115)
*Gli aeroporti un tempo gli piacevano molto per la loro natura di punti nodali, per gli incroci che rendono possibili tra le intenzioni e il caso. (pag. 126)
*Pensa a tutte le intenzioni altrui che nel corso del tempo sono entrate nella sua vita e ci sono restate e infine se ne sono uscite, portate via dalla delusione o dall'esasperazione, rallentate dal rimpianto, accellerate dal risentimento. (pag. 152)
*L'abitudine italiana degli scambi di abbracci e baci anche tra semplici conoscenti continua a lasciarla leggermente perplessa, non ci si è mai abituata del tutto. All'inizio le sembrava una manifestazione calorosa di espansività mediterranea, ma col tempo ha cominciato a pensare che in fondo si dovrebbero abbracciare e baciare solo le persone con cui esistono autentici legami d'affetto, e che farlo in modo indiscriminato tende a essere una pantomina esasperante, fatta di gesti che evocano sentimenti e li fanno scomparire nello spazio di due secondi. (pag. 159)
*E dai dubbi che nascono le idee più interessanti. (pag. 199)
*Il fatto è che la famiglia è un'istitutzione orribile. E' un luogo di crimini, riparato dalla legge. (pag. 227)
*Le persone più interessanti sono sempre il frutto di sistuazioni complicate. (pag. 228)
*L'assenza di difficoltà produce solo cretini. (pag. 228)
*"Siamo stati insieme cinque anni" dice lei. "Succede" dice lui. "Sopratutto quando si ha la tendenza ad attribuire ad altri qualità che non hanno. E quando si investe in qualcuno rinunciando a qualcun altro, e all'intera vita che avevi con lui. Non sei disposta a riconoscere di aver fatto l'investimento sbagliato, neanche di fronte all'evidenza. (pag. 238)
*"Ma non esiste una qualità che non abbia un costo. Più bella e rara la qualità, più alto il costo". (pag. 248)
*"Non ho sensi di colpa" dice lei, con un breve sollievo che non compensa minimamente il resto. In realtà ne ha una moltiplicazione di sensi di colpa. Ne ha sempre avuti, fin da bambina, per tutte le cose che avrebbe dovuto o potuto o voluto fare, per come le ha fatte o non fatte; le sembra che i sensi di colpa siano tra i suoi compagni di viaggio più assidui, non si stancano mai di seguirla. (pag. 248)
 
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''Arcodamore''===
Mio cugino compiva gli anni dieci giorni prima di Natale, e sua moglie gli aveva organizzato una festa a sorpresa, ha telefonato per dirmi che dovevo assolutamente andarci. Da quando mi ero separato e vivevo solo avevano preso a farsi vivi almeno un paio di volte al mese, erano sempre pronti a offrirmi assistenza organizzativa e consigli esistenziali e inviti mondani. Io non facevo niente per scoraggiarli, anche se per anni non ci eravamo frequentati né avevamo mai avuto molto in comune: ogni tanto andavo a trovarli nella loro bella casa in centro, cenavo con loro o bevevo qualcosa e li aggiornavo sullo stato della mia vita. Facevo il fratello minore, anche se avevamo più o meno la stessa età; la natura apparentemente indistruttibile del loro rapporto e la qualità dell'arredamento del loro soggiorno mi confortavano, la curiosità che leggevo nei loro sguardi mi faceva sentire in movimento malgrado tutto.
 
===''Nel momento''===