Henry Miller: differenze tra le versioni

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*Il solo di cui la tragedia si apparenti strettissimamente con quella di Rimbaud è [[Vincent Van Gogh]].
*C'è un passo di ''Una Stagione all'Inferno'' (il capitolo intitolato «L'Impossibile») che offre, si direbbe, la chiave per caratterizzare la lancinante tragedia descritta dalla vita di Rimbaud. [...] Come Lucifero, Rimbaud arriva a farsi scacciare dal Paradiso, il Paradiso della Giovinezza. E non è debellato da un Arcangelo, bensì dalla propria madre, che per lui impersona l'autorità.
*«Quando andremo?» domanda. «Quando andremo... a salutare la nascita del lavoro nuovo, la nuova saggezza, la fuga dei titani e dei demoni, la fine della superstizione, ad adorare - per primi! - il Natale sulla terra?» Come ricordano, queste parole, il contemporaneo che egli non conobbe mai: Nietzsche!<br />Quale rivoluzionario ha proclamato la via del dovere in modo più chiaro e incisivo?
*[Rimbaud] non tentava di instaurare una nuova scuola artistica [...] indicava l'unione tra l'arte e la vita, componeva lo scisma, risanava la ferita mortale.
*Nel fulcro di questa ruota che dardeggia luce sugli spazi deserti, [[William Blake| Blake]] e [[Nietzsche]] regnano come sfavillanti stelle doppie; il loro messaggio è ancora così nuovo che pensiamo ad essi in termini di pazzia. Nietzsche ricombina tutti i valori esistenti; Blake plasma una nuova cosmogonia. Per molti aspetti Rimbaud è vicino a entrambi.