Elena Gianini Belotti: differenze tra le versioni

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*Gli [[Uomo|uomini]] procedono nella direzione di sempre, quella dell'affermazione nel sociale. Tranne una esigua minoranza, non si domandano neppure cosa perdono a causa della loro mancanza di rapporto con i figli, compiaciuti e paghi del loro ruolo di sostentatori della [[famiglia]]. (p. 139)
 
== [[Incipit]] di ''Dalla parte delle bambine'' ==
 
=== [[Incipit]] ===
<center>Quello che gli pende lo difende<br>''Detto popolare''</center><br/>Il sesso del figlio viene determinato dal padre. Gli spermatozoi appartengono a due categorie: i gimnospermi, provvisti di un cromosoma chiamato X, che daranno vita a una femmina, e gli androspermi, provvisti di un cromosoma denominato Y, che daranno vita a un maschio. Ma soltanto il caso (secondo quanto la scienza è riuscita a provare fino a questo momento), è responsabile della fecondazione dell'ovulo femminile da parte di uno spermatozoo portatore di un cromosoma X o di un cromosoma Y. Nonostante la certezza scientifica della responsabilità paterna nella determinazione del sesso del nascituro, questa nozione sembra stentare molto a farsi strada, perché deve combattere il pregiudizio opposto e profondamente radicato che vede nella donna la responsabile, in bene o in male. "Mia moglie mi ha regalato un bel maschio,", "Mia moglie non è capace di fare un maschio, "Mia moglie non sa fare che femmine."
 
=== Citazioni ===
* [[John Stuart Mill|Mill]] indica la via più semplice e sicura per giungere a una conoscenza della donna che non sia, come spesso è, il riflesso della visione che l'uomo ha di lei: cioè quella di chiederlo direttamente all'interessata. Ma acutamente osserva che condizione essenziale perché la donna accetti di parlare di sé, di descriversi, di esporsi, è che non si senta subordinata ma uguale. Non può esistere un colloquio autentico tra persone che stiano tra loro in posizione da dominante a dominato, occorre che si sentano pari. Così anche l'uomo, per ascoltare quello che la donna ha da dire su se stessa, deve sentirla uguale a sé. Ma se l'uomo avesse voglia di ascoltare quello che le donne hanno da dire su se stesse, gran parte dei problemi tra i sessi sarebbe già risolta, cosa che è ben lontana dall'essere vera.
* A tre, quattro anni, quanto lontano cioè può spingersi il ricordo di un individuo, tutto è già compiuto nel suo destino legato al sesso cui appartiene, perché in quel periodo non c'è lotta cosciente contro l'oppressione.<br/>Le radici della nostra individualità sono profonde e ci sfuggono perché non ci appartengono, altri le hanno coltivate per noi, a nostra insaputa.
* La cultura alla quale apparteniamo, come ogni altra cultura, si serve di tutti i mezzi a sua disposizione per ottenere dagli individui dei due sessi il comportamento più adeguato ai valori che le preme conservare e trasmettere. L'obiettivo dell'identificazione di un bambino col sesso cui è stato assegnato si raggiunge molto presto, e non ci sono elementi per dedurre che questo complesso fenomeno abbia radici biologiche.
 
==[[Incipit]] di'' Pane amaro''==