Ermes Ronchi: differenze tra le versioni

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*La storia dell'uomo è chiusa tra due parentesi che gli atei dicono di nulla, e che noi, con Gesù, diciamo di amore. [[Dio]] è colui di cui si può dire l'unica cosa che non si può dire dell'uomo: che è totalmente amore.
*Ama la [[vita]] e darai lode a Dio. La nostra prima liturgia è la lode per la vita.
*Il cielo dove [[Dio]] abita è il povero, il [[prossimo]]. L'altro è il cielo di Dio. Dio siede alla destra di ciascuno di noi.
*Non c'è nessun maestro umano nella [[preghiera]], come non c'è maestro nell'amore. Ad ognuno spetta edificare la sua preghiera, come ad ognuno tocca tessere il suo amore. Nessuno lo farà al posto nostro, nessuno lo farà meglio di noi.
*Dio stesso è la patria della tua [[identità]].
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*Il [[Regno dei Cieli|Regno]] è dentro di me quando io scendo nei miei propri inferi, nelle zone non evangelizzate di me stesso, in quel mio profondo dove tumultuano le passioni e le ansie e lì porto orientamento, direzione, senso, e armonia. Quando scendo nelle mie zone di durezza, di indifferenza e lascio lievitare il richiamo della dolcezza. Quando oppongo alla logica profanante della violenza l'utopia della [[mitezza]]. E poi scendere agli inferi della storia dove sono i poveri, gli emarginati, gli sbandati, i perduti a portare solidarietà e portare creazione, che vuol dire vittoria sul deserto sanguinante che è la storia.
*[[Dio]] non dà amore per riavere amore, sarebbe il grande narcisista, bisognoso come noi di gratificazioni. Dio ama in perdita, sempre. Con un paradosso luminoso si potrebbe dire che non è l'uomo che esiste per Dio, ma è Dio che esiste per l'uomo.
*L'ideale di [[Dio]] è l'[[uomo]].
*[[Gesù]] è per il futuro, scommette sul futuro mio, tuo, di chiunque. Nessuno è mai perduto per sempre.
*Volontà di Dio è la vittoria sulle [[solitudine|solitudini]].