Robert Schumann: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Robert_Schumann.jpg|thumb|Robert Schumann]]
'''Robert Alexander Schumann''' (1810 – 1856), compositore, pianista e critico musicale tedesco.
 
 
==Citazioni di Robert Schumann==
*{{NDR|A [[Clara Wieck]] sul contrasto con [[Friedrick Wieck]]}} Ci siamo lasciati trattare troppo borghesamente; dobbiamo comportarci molto più genialmente.<ref name=Edl>citatoCitato in [[Arnfried Edler]], ''Schumann e il suo tempo'' (''Robert Schumann und Sein Zeit''), traduzione di Laura Dallapiccola, E.D.T. Torino, 1991.</ref>
*{{NDR|Se lo Zar di Russia sapesse}} Come nelle opere di [[Fryderyk Chopin|Chopin]], nelle semplici melodie delle sue marzurke, lo minacci un pericoloso nemico, egli ne proibirebbe la musica. Le opere di [[Fryderyk Chopin|Chopin]] sono cannoni sepolti sotto i fiori.<ref name=Edl></ref>
*Grazie, diletta, di aver pensato a me e di avermi scritto nel [[giorno]] del mio compleanno. Oh, s'io potessi rivedere te e i bambini. La [[Via|strada]] è troppo lunga, lo sai... È un [[sogno]] pensare che un anno fa noi eravamo insieme in [[Olanda]]... (da una lettera a [[Clara Wieck]]; citato in Giulio Confalonieri, ''Storia della musica'')
*[...] io sempre ho cercato, in tutte le mie composizioni, di lumeggiare non soltanto una forma musicale ma anche un'[[idea]]. (da una lettera a [[Franz Liszt|Liszt]]; citato in Giulio Confalonieri, ''Storia della musica'')
*Il carattere profondamente combinatorio, poetico e umoristico della musica moderna ha la sua origine soprattutto in [[Johann Sebastian Bach|Bach]].<ref name=Edl></ref>
*Impossibile imparare da [[Franz Joseph Haydn|Haydn]] qualcosa di nuovo. {{c|Fonte?}}
*Incosciamente, accanto alla fantasia musicale agisce spesso un'idea, accanto all'orecchio l'occhio, l'organo sempre attivo, fra un suono e l'altro trattiene saldamente certi contorni che col procedere della musica possono prenedere consistenza e svilupparsi in chiare forme.<ref name=Edl></ref>
*L'oblio di se stessi è la somma poesia; la consapevolezza la somma prosa - portati agli estremi si toccano spesso nel genio.<ref name=Edl></ref>
*Può esistere per un [[uomo]] una visione più amara di quella d'un avvenire infelice, piatto e senza orizzonti, da lui stesso preparato? Preferirete sapermi povero e felice con la mia [[arte]], piuttosto che povero e infelice a occuparmi di giurisprudenza. L'avvenire è una grande [[parola]]. (da una lettera alla madre del 1830) {{c|Fonte secondaria?}}
*Quando [[Franz Liszt|Liszt]] è entrato, è stato accolto dal pubblico con una manifestazione commovente. Il demone non ha rivelato subito tutte le sue forze. Dapprima ha giocato con leggerezza coi suoi ascoltatori. Ma, col passare dei minuti, la sua arte magistrale diveniva più profonda e infine ha soggiocato il pubblico. La forza misteriosa con la quale riesce a commuoverci, oltre a Liszt, la possiede solamente [[Niccolò Paganini|Paganini]]. (citato in ''Historia'', p. 8o, n. 13 dicembre 1958, Cino Del Duca Editore)
*Se egli (il musicista) ha davanti a sé un'immagine, un'idea, potrà mettersi felicemente al lavoro solo quando questa gli apparirà sotto forma di belle melodie, portata dalle stesse mani invisibili che recano i "secchi d'oro" di cui parla [[Goethe]] da qualche parte.<ref name=Edl>.</ref>
*Suonate sempre con l'[[anima]]; sono le [[Legge|leggi]] della [[morale]] quelle che reggono l'[[arte]]; senza entusiasmo non si compie nulla di grande. (citato in Giulio Confalonieri, ''Storia della musica'')
*Tutto ciò che ha [[giovinezza]], quindi futuro, toverà rispondenza nel mondo e vi echeggerà. (da una lettera del 18 agosto 1834 al dott. Töpken).<ref name=Edl>.</ref>
*Ci sono i [[valzer]] della testa, i valzer dei piedi e i valzer dei cuori. I primi vengono scritti sbadigliando, in camicia da notte, quando in strada sfrecciano le carrozze dirette ad un ballo e nessuno si ferma a raccoglierti. ne risulta qualcosa in Do o in Fa maggiore. I secondi sono quelli di [[Johann Strauss jr|Strauss]], in cui tutto ondeggia e salta (riccioli, occhi, labbra, braccia, piedi). Lo spettatore viene trascinato fra i ballerini, i suonatori sono allegri... Le loro tonalità sono in Re maggiore e La maggiore. La terza classe è rappresentata dai sognatori in Re diesis e La diesis maggiore, il cui padre sembra essere il valzer dello struggimento, i fiori serali e le figure crepuscolari, i ricordi della giovinezza amata e di tante altre cose... (citato in Roberto Iovino, ''Gli Strauss, Una dinastia a tempo di valzer'', Camunia, 1998)