Émile Durkheim: differenze tra le versioni

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*La [[coscienza collettiva]] [...] è l'insieme delle credenze e dei sentimenti comuni alla media dei membri di una società [...]. Questo insieme ha una vita propria [...] essa non esiste che attraverso i sentimenti e le credenze presenti nelle coscienze individuali [...]. Ma evolve secondo leggi proprie. (da ''La divisione del lavoro sociale'')
*Le passioni umane si fermano solo dinanzi a una potenza [[morale]] che rispettino. Se manca una qualsiasi autorità di questo tipo, la legge del più forte regna e, latente o acuto, lo stato di guerra è necessariamente cronico... Mentre le funzioni [[economia|economiche]] un tempo rappresentavano solo una parte secondaria, esse ora stanno al primo posto. Di fronte a loro vediamo arretrare sempre più le funzioni militari, amministrative, religiose. (da ''De la division du travail social'', Prefazione alla II edizione, pp. III-IV)<ref name=>Citato in [[Raymond Aron]], ''Le tappe del pensiero sociologico'', CDE, Milano 1984.</ref>
*L'individuo si sottomette alla società e quest'atto di sottomissione è la condizione della sua liberazione. Per l'uomo la libertà consiste nella liberazione da forze fisiche cieche e irriflessive; egli ottiene ciò opponendo a queste la grande e intelligente forza della società, sotto la cui protezione si rifugia. Ponendosi sotto l'ala della società egli si trova, in un certo senso, a dipendere da essa. Ma si tratta di una dipendenza liberatoria. (da ''Selected Writings'', trad. inglese, Cambridge University Press, Cambridge 1972)
*Se dunque esiste una verità che la [[storia]] ha reso indubbia, questa è proprio l'estensione sempre minore della porzione di vita sociale che la [[religione]] ricopre. In origine essa si estendeva su tutto; tutto ciò che era sociale era religioso; i due termini erano sinonimi. In seguito, a poco a poco, le funzioni [[politica|politiche]], [[economia|economiche]], [[scienza|scientifiche]] si sono rese indipendenti dalla funzione religiosa, costituendosi a parte e assumendo un carattere temporale sempre più accentuato. [[Dio]] – per così dire – che in principio era presente a tutte le relazioni umane, si ritira progressivamente da esse; abbandona il mondo agli uomini e alle loro controversie. (da ''La divisione del lavoro sociale'')
*Tra dio e società bisogna scegliere. <ref>Citato in ''Focus'', n. 81, p. 144.</ref>