Nicola Cusano: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Nicholas of Cusa.jpg|thumb|Nicola Cusano]]
'''Nicola Cusano''' (1401 – 1464), cardinale, teologo, filosofo neoplatonico, umanista e rinascimentale, giurista, matematico e astronomo tedesco.
 
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==''De docta ignorantia''==
===[[Incipit]]===
In tutte le cose vediamo che sussiste per un dono divino un desiderio naturale di essere nel modo migliore che la condizione della loro natura consente e le vediamo operare a questo fine e disporre degli strumenti adatti. La connaturata facoltà di giudizio che risponde al proposito di conoscere, fa che questo appetito non sia vano e possa raggiungere, nell'amato peso, la quiete della propria natura. Se fosse altrimenti, ciò accadrebbe per accidente, come quando la malattia trae in inganno il gusto o l'opinione la ragione. Diciamo, perciò, che l'intelletto sano e libero conosce il vero che senza posa desidera raggiungere indagando e perlustrando tutte le cose, e lo stringe in un amoroso amplesso, non dubitando che sia verissimo ciò da cui nessuna mente sana può dissentire.
 
===Citazioni===
*Tutti coloro che ricercano, giudicano le cose incerte comparandole e proporzionandole con un presupposto che sia certo. (libro I, cap. 1)
*La verità non ha né gradi, né in più né in meno, e consiste in qualcosa di indivisibile. [...] Perciò l'intelletto, che non è la verità, non riesce mai a comprenderla in maniera tanto precisa da non poterla comprendere in modo più preciso, all'infinito; [...] ha con la verità un rapporto simile a quello del poligono col circolo: il poligono inscritto, quanti più angoli avrà, tanto più risulterà simile al circolo, ma non si renderà mai uguale ad esso, anche se moltiplicherà all'infinito i propri angoli, a meno che non si risolva in identità col circolo. (libro I, 2-10)
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<references />
 
== Altri progettiBibliografia==
*Nicolò Cusano, ''La dotta ignoranza'', in "Opere filosofiche", a cura di Graziella Federici-Vescovini, Utet, 1972.
 
==Altri progetti==
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