Francesco Beccuti: differenze tra le versioni

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+pederasti
e torte
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<poem>*In lode della pederastia.
 
Può far il mondo ladro, messer Bino,
che abbiate perso il gusto e l'intelletto
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perché mi danno i giovani la vita,
mentre potrà rimenarsi Martino.</poem>
 
<poem>*Sulle torte.
Non cerchiam più se Ligurino è sordo
ai conforti di Flacco o di Platone
o se 'l tempo usa poca discrezione
a coprirlo di piume come un tordo;
ma seguiam de le torte 'l mio ricordo,
le qual son sempre belle e sempre bone,
benché sian vecchie, secondo che pone
Giovan Tortellio, che ne fu sì ingordo.
— Le torte — dice — uscîr di Tartarìa,
onde Tartara è detta alcuna torta,
e passâr per Tortona in Lombardia.
Apriamo e noi a le torte la porta
e per un tratto 'l nostro cibo sia
dietro e dinanzi e 'n mezzo 'l pasto torta.
E voi fate la scorta,
signor dottori, a queste torte, poi
che se ne fanno coi testi, come voi.</poem>
 
 
 
==Bibliografia==