Burchiello: differenze tra le versioni

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Con cioncar malvagìa, e chiavar ritto.</poem>
 
<poem>*
Cimici, e pulci, con molti pidocchi
Ebbi nel letto, e al viso zanzale;
In buona fé, ch'io mi condussi a tale,
Che 'n tutta notte non chiusi mai occhi;
Pugnevan le lenzuola come brocchi,
I' chiamai l'oste, ma poco mi vale;
E dissigli vien qua se te ne cale
Col lume in mano, e fa ch'apra due occhi;
Un topo, ch'io aveva sotto l'orecchio
Forte rodea la paglia del saccone,
Dal lato manco mi tossiva un vecchio;
E giù da piede piangeva un garzone,
Qual Animal m'appuzza; qual morsecchio:
Dal lato ritto russava un montone.
Onde per tal cagione
Perdetti il sonno, e tutto sbalordito
Con gran sete sbucai, quasi finito.</poem>
 
 
<poem>*
Ficcami una pennuccia in un baccello
ed empimi d'inchiostro un fiaschettino;
mandamel col mangiar, che paia vino,
ch'i ho di fantasia pieno il cervello.
Tempra la penna, ch'io non ho coltello;
ch'or fuss'io, sendo fuor, suto indovino:
ch'io fui cercato in ogni manichino,
in ogni luogo, fuor che nell'anello.
Or io son qui, Dio grazia, e l'caso è scuro;
ond'io ti priego, com'io ne son netto,
senza mia pena si ritrovi il furo.
Questo scriss'io con un puntal d'aghetto.
e prima il temperai tre ore al muro
ch'io potessi finir questo sonetto.
Abbi a mente il fiaschetto:
guarda la vesta, e in modo t'assottiglia
ch'io non toccassi della meraviglia.</poem>
 
==Bibliografia==