Camila Raznovich: differenze tra le versioni

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{{Intestazione|''Un'ora di sesso al posto di religione'', intervista di Vittorio Zincone, ''Sette'', 19 novembre 2009}}
* I miei genitori giravano nudi in casa e si parlava...mi è stata data la possibilità di comprendere la sessualità. Non ho i tabù di chi è cresciuto nel bigottismo, con un retaggio cattolico. Non ho quella morbosità, né quei sensi di colpa. [...] In [[Italia]] si dovrebbe parlare molto di più di [[sesso]] nelle scuole. Un'ora di sessualità, fatta bene, mi sembra più utile {{NDR|dell'ora di [[religione]]}}. Aiuterebbe a sciogliere dubbi urgenti. Per trovare [[Dio]] c'è tutta la vita, per prepararsi ai primi rapporti no. Parlare di sesso aiuterebbe anche a superare certe ipocrisie.
* La principale {{NDR|[[ipocrisia]]}} è quella sull'[[omosessualità]]. Quelli che dicono che non sono omofobi per moda perbenista, e poi bisbigliano... "Io? Mai e poi mai". A tutti, durante una vita, può passare per la testa questa eventualità.
* Sono esigente, ma perché lo sono con me stessa. Sono una control-freak, maniaca del controllo. Devo sapere esattamente che cosa succederà in ogni momento.
{{Intestazione|[http://www.vitadasingle.net/intervistacamillaraznovich.htm ''Vita da Single intervista Camila Raznovich'']}}
* La donna è cambiata molto. Stiamo assistendo ad una grande indipendenza della donna. Oggigiorno il ruolo che una volta storicamente apparteneva all'uomo è spesso ricoperto dalla donna (parlo dal punto di vista del comportamento): probabilmente la società attuale non è ancora preparata a assistere a una tale inversione di ruoli.
* Per me essere single significa essere una [[donna]] indipendente che sceglie di crescere (intellettualmente, spiritualmente eccetera) pur passando del [[tempo]] con un [[uomo]]. Devo ammettere che è purtroppo raro incontrare degli uomini che stiano facendo un "percorso": c'è poca consapevolezza, c'è poca voglia di crescere e migliorare nella maggior parte dei maschi di oggi. Porsi delle domande, il fatto di avere degli interrogativi cui trovare delle risposte è tipicamente e storicamente femminile. Credo anche che per la donna essere single voglia anche dire essere alla ricerca della propria consapevolezza.
* Mi piace darmi una definizione: mi sento "single minded", nel senso che anche se sono in coppia continuo a ragionare con la mia individualità e con la mia testa. E questo, spessissimo, spaventa gli uomini che incontro. Amo ciò che faccio e capisco che questo per un uomo possa sembrare strano e farlo sentire quasi in competizione. Gli uomini italiani (e sottolineo italiani perché in Italia c'è una cultura prettamente cattolica) in genere si aspettano una donna protettiva e, in taluni casi, remissiva. Mi sento cittadina del mondo, la mia [[mente]] è aperta e desiderosa di assorbire concetti di mille culture diverse, imparando e crescendo anche attraverso i miei viaggi.
 
==[[Incipit]] di ''Lo rifarei''==