Fabio Fazio: differenze tra le versioni

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Giampaolo Pansa
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'''Fabio Fazio''' (1964 – vivente), presentatore televisivo italiano.
 
==Citazioni di Fabio Fazio==
*In amore un piccolo gesto può fare perdonare tante cose: dai, slacciati le mutande. <ref name=for>Citato in Gino & Michele, Matteo Molinari, ''Anche le formiche nel loro piccolo s'incazzano, volume quarto (a gratis)'', Editore Zelig, Milano, 1994. ISBN 88-864-7102-5</ref>
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* C'è un rapporto biunivoco tra il premier e il Paese. L'Italia non vedeva l'ora che ci fosse [[Silvio Berlusconi|Berlusconi]]; e l'Italia è così perché c'è Berlusconi.
* Sono alla Rai da ventisette anni. Ho ancora un anno di contratto. Ricordo la prima volta che andai in via Teulada: era una leggenda che diventava realtà. Temo che la svolta sia venuta quando è caduto l'articolo, quando "la Rai" è diventata semplicemente "Rai": Rai e Mediaset. Si è cominciato allora a dire "l'azienda", pur sapendo che la Rai non poteva essere, anzi non doveva essere solo un'azienda.
 
 
===Senza fonte===
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==Citazioni su Fabio Fazio==
*Anche lui è rosso, un ciliegione che non ha eguali neppure nella vermiglia Rai Tre. Però ama interpretare il ruolo opposto. Quello dell'abatino innocente senza parrocchia, amico di tutti e nemico di nessuno. In realtà, nella Rai odierna frantumata in sultanati, non c'è nessuno più fazioso di lui. Ha la manina avvolta nel velluto grigio, ma dentro vi nasconde lo stiletto avvelenato. È con questa lama che Fazio pratica una censura inflessibile. [...] Fazio aveva invitato [[Pietro Ingrao]] [...]. In preda a vuoto di memoria, il vecchio capo comunista sostenne che il Pci aveva preso aspre distanze dall'invasione sovietica dell'Ungheria, nel 1956. Un falso totale, come ci insegna la storia. Ma Fazio, e il pubblico invitato, si guardarono bene dall'obiettare. Nemmeno un mormorio, un colpo di tosse, un'occhiata di sbieco. Come mai? [[Edmondo Berselli]], un intellettuale libero scomparso da poco, lo spiegò così sull'Espresso: «Perché in quel momento si stava celebrando l'apoteosi senescente, ma non senile, di un comunismo impossibile, l'utopia, il grande sogno, l'assalto al cielo. E quindi tanto peggio per i fatti, se i fatti interrompono le emozioni». A Fazio la verità dei fatti non interessa. Soprattutto quando traccia un quadro della storia e della realtà italiana che fa a pugni con il suo ristretto orizzonte politico. ([[Giampaolo Pansa]])
 
*Per essere ammessi in tv bisogna appartenere alla nuova specie televisiva creata negli anni berlusconiani, ma che va ancora di moda. La figura del paraculo, sì, scriva pure così, quello che non si schiera mai, che si mimetizza, che fa del qualunquismo una bandiera. [...] Nomi e cognomi, come faccio nello spettacolo. [[Paolo Bonolis|Bonolis]] che dichiara di non sentirsi né di destra né di sinistra, [[Fabio Volo]] che si vanta di essere qualunquista, [[Simona Ventura]] che si definisce equidistante, aggiungendo candidamente di aver lavorato a Mediaset inseguita dal pettegolezzo di essere l'amante di Galliani e di averlo lasciato credere. [...] [[Gene Gnocchi]], [[Fiorello]], Fabio Fazio, [[Pippo Baudo|Baudo]] stesso. [...] Sono gli eroi dell'opportunismo tv, quelli con la maschera patinata. Lavorano rispettando la condizione di non disturbare, non accorgendosi che l'opportunismo è una forma di corruzione. ([[Daniele Luttazzi]])
 
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<references/>
 
== Film ==
*''[[Tifosi]]'' (1999)
 
== Altri progetti==
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[[Categoria:Conduttori televisivi|Fazio, Fabio]]