Gabriele La Porta: differenze tra le versioni
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'''Gabriele La Porta''' (1945
==''Giordano Bruno''==
===[[Incipit]]===
L'uomo vestito di nero si agita all'interno della nebbia. Tira indietro il capo e cerca di gridare, ma dalla sua bocca non esce alcun suono. Non può emettere nemmeno il più piccolo grido perché la sua bocca e la sua lingua sono trattenuti da un bavaglio di cuoio, detto «mordacchia». Poi la testa torna in posizione normale e due occhi ardenti guardano fisso davanti a loro. Sono colmi di una malinconia struggente.
===Citazioni===
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*Sia [[Tommaso Campanella|Campanella]] che [[Giordano Bruno|Bruno]] parlano con disprezzo di chi pratica la magia per divinare, comandare o guarire a scopo di lucro. La ricerca autentica è quella di vedere la «divinità». La magia immaginativa appunto.
*Nei suoi scritti [di [[Giordano Bruno]]] c'è ben di più. La fine dei privilegi, la fine delle guarentige, la fine delle decime, la fine della funzione stessa del sacerdozio. Perché ogni uomo sarebbe libero di rivolgersi direttamente a Dio.
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==Bibliografia==
*Gabriele La Porta, ''Giordano Bruno'', Bompiani, 1994.
==Altri progetti==
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