Papa Pio XI: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Pio XI.jpg|thumb|right|Papa Pio XI]]
'''Papa Pio XI''', al secolo '''Ambrogio Damiano Achille Ratti''' (1857 – 1939), papa dal 1922 al 1939.
 
==Citazioni di Papa Pio XI==
*E in questo caso [se fosse lo Stato ad essere totalitario], ci sarebbe una grande usurpazione, perché se c'è un regime [[totalitarismo|totalitario]] – totalitario di fatto e di diritto – è il regime della [[Chiesa]], perché l'uomo appartiene totalmente alla Chiesa, deve appartenerle, dato che l'uomo è la creatura del buon Dio [...]. E il rappresentante delle idee, dei pensieri e dei diritti di Dio non è che la Chiesa. Allora la Chiesa ha veramente il diritto e il dovere di reclamare la totalità del suo potere sugli individui: ogni uomo, tutto intero, appartiene alla Chiesa, perché tutto intero appartiene a Dio. (dal Discorso agli iscritti alla Federazione francese dei sindacati cristiani, 18 settembre 1938)
*La [[scuola]] [...] è di natura sua istituzione sussidiaria e complementare della famiglia e della Chiesa [...] tanto da poter costituire, insieme con la famiglia e la Chiesa un solo santuario, sacro all'educazione cristiana. (da ''Divini illius magisteri'')
*Nessuno ritenga che la [[santità]] sia patrimonio di pochi prescelti. Tutti sono obbligati senza eccezione alcuna. (dall'Enciclica su [[Francesco di Sales]] citato in [[Natale Ginelli]], ''La tua via'', Edizioni Paoline, Milano 1957)
 
==''Ubi Arcano Dei Consilio''==
===[[Incipit]]===
Fin dal primo momento in cui, per gli imperscrutabili disegni di [[Dio]], Ci vedemmo elevati, sebbene indegni, aquesta cattedra di [[verità]] e di [[carità]], abbiamo vivamente [[Desiderio|desiderato]] di rivolgere la [[parola]] del [[cuore]] a voi tutti, Venerabili Fratelli, e a tutti i diletti vostri [[Figlio|figli]], dei quali voi avete il governo e la cura immediata.
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Quanto grande sia la [[dignità]] del casto [[Matrimonio|connubio]], si può principalmente riconoscere da ciò, Venerabili Fratelli, che Nostro Signore [[Gesù Cristo]], Figlio dell'Eterno [[Padre]], quando assunse la [[natura]] dell'uomo decaduto, in quella amorosissima [[economia]] con la quale compié la totale riparazione della nostra schiatta, non solo volle comprendere in maniera particolare anche questo principio e fondamento della [[società]] domestica e quindi del consorzio umano; ma richiamandolo inoltre alla primitiva purità della istituzione divina, lo elevò a vero e «grande» sacramento della Nuova [[Legge]], affidandone perciò tutta la disciplina e la cura alla Chiesa sua Sposa.
 
===[[Citazioni]]===
*Con questo stesso amore si debbono conciliare tanto gli altri diritti quanto gli altri doveri del matrimonio, in modo tale che non solo sia legge di giustizia ma anche norma di carità quella dell'Apostolo: «''Alla moglie renda il marito quello che le deve, e parimenti la moglie al marito''»<ref>[[Paolo di Tarso]], ''I Cor.'', VII, 3: ''Il marito compia il suo dovere verso la moglie; ugualmente anche la moglie verso il marito''.</ref>. Rassodata finalmente col vincolo di questa carità la società domestica, in essa fiorirà necessariamente quello che è chiamato da Sant'Agostino ordine dell'amore. Il quale ordine richiede da una parte la superiorità del marito sopra la moglie e i figli, e dall'altra la pronta soggezione e ubbidienza della moglie, non per forza, ma quale è raccomandata dall'Apostolo in queste parole: «''Le donne siano soggette ai loro mariti, come al Signore, perché l'uomo è capo della donna, come Cristo è capo della Chiesa''»<ref>[[Paolo di Tarso]], ''Ephes.'' V, 22-23: ''Le mogli siano sottomesse ai mariti come al Signore; il marito infatti è capo della moglie, come anche Cristo è capo della Chiesa, lui che è il salvatore del suo corpo''.</ref>. Una tale soggezione però non nega né toglie la libertà che compete di pieno diritto alla donna, sia per la nobiltà della personalità umana, sia per il compito nobilissimo di sposa, di madre e di compagna; né l'obbliga ad accondiscendere a tutti i capricci dell'uomo [...]. Se l'uomo infatti è il capo, la [[donna]] è il cuore; e come l'uno tiene il primato del governo, così l'altra può e deve attribuirsi come suo proprio il primato dell'amore. [...] anzi, se l'uomo viene meno al suo dovere, appartiene alla moglie supplirvi nella direzione della famiglia. (cap. I)
*[...] il quale ordine richiede da una parte la superiorità del marito sopra la moglie ed i figli, e dall'altra la pronta sottomissione e ubbidienza della moglie [...] la chiamano emancipazione «sociale», «economica», «fisiologica»; fisiologica in quanto vogliono che la [[donna]], a seconda della sua libera volontà, sia o debba essere sciolta dai pesi coniugali, sia di moglie, sia di madre (e che questa, più che emancipazione, debba dirsi nefanda scelleratezza, già abbiamo sufficientemente dichiarato).
 
*Questa emancipazione dicono dovere essere triplice: nella direzione della società domestica, nell'amministrazione del patrimonio, nell'esclusione e soppressione della prole. La chiamano emancipazione sociale, economica, fisiologica; fisiologica in quanto vogliono che la donna, a seconda della sua libera volontà, sia o debba essere sciolta dai pesi coniugali, sia di moglie, sia di madre (e che questa, più che emancipazione, debba dirsi nefanda scelleratezza, già abbiamo sufficientemente dichiarato); emancipazione economica, in forza della quale la moglie, all'insaputa e contro il volere del marito, possa liberamente avere, trattare e amministrare affari suoi privati, trascurando figli, marito e famiglia; emancipazione sociale, in quanto si rimuovono dalla moglie le cure domestiche sia dei figli come della famiglia, perché, mettendo queste da parte, possa assecondare il proprio genio e dedicarsi agli affari e agli uffici anche pubblici. Ma neppure questa è vera emancipazione della donna, né la ragionevole e dignitosa libertà che si deve al cristiano e nobile ufficio di donna e di moglie; ma piuttosto è corruzione dell'indole muliebre e della dignità materna, e perversione di tutta la famiglia, in quanto il marito resta privo della moglie, i figli della madre, la casa e tutta la famiglia della sempre vigile custode. Anzi, questa falsa libertà e innaturale eguaglianza con l'uomo tornano a danno della stessa donna; giacché se la donna scende dalla sede veramente regale, a cui, tra le domestiche pareti, fu dal Vangelo innalzata, presto ricadrà nella vecchia servitù (se non di apparenza, certo di fatto) e ridiventerà, come nel paganesimo, un mero strumento dell'uomo. (cap. II)
 
==''Quadragesimo Anno''==
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*Lo sciopero è vietato; se le parti non si possono accordare, interviene il Magistrato. (p. 399)
 
==''Non abbiamoAbbiamo bisognoBisogno''==
===[[Incipit]]===
Non abbiamo bisogno di annunciare a voi, Venerabili Fratelli, gli avvenimenti che in questi ultimi tempi hanno avuto luogo in questa Nostra Sede Episcopale Romana e in tutta [[Italia]], che è dire della Nostra propria dizione Primaziale, avvenimenti che hanno avuto più larga e profonda ripercussione in tutto il mondo, e più sentitamente in tutte e singole le diocesi dell'Italia e del mondo cattolico. Si riassumono in poche e tristi [[Parola|parole]]: si è tentato di colpire a [[morte]] quanto vi era e sarà sempre più caro al Nostro [[cuore]] di Padre e Pastore di [[Anima|anime]]... e possiamo bene, dobbiamo anzi soggiungere: «e il modo ancor m'offende».
===Citazioni===
*Abbiamo già detto che serbiamo e serberemo e memoria e riconoscenza perenne per quanto venne fatto in Italia con beneficio della Religione, anche se con contemporaneo non minore, e forse maggiore, beneficio del [[fascismo|partito]] e del regime.
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*Noi, certi fino alla evidenza, di essere e di mantenerci sul terreno religioso, non abbiamo mai creduto che potessimo essere considerati come «un potere estero», massime da cattolici e da cattolici italiani. (p. 437)
 
==Note==
<references />
 
==Bibliografia==
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==Altri progetti==
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===Opere===
{{Pedia|QuadragesimoUbi AnnoArcano Dei Consilio||(1922)}}
{{Pedia|Divini Illius Magistri||(1929)}}
{{Pedia|Casti Connubii||(1930)}}
{{Pedia|Quadragesimo Anno||(1931)}}
{{Pedia|Non Abbiamo Bisogno||(1931)}}
 
[[Categoria:Papi|Pio 11]]
[[Categoria:Presbiteri italiani|Papa Pio 11]]
 
[[cs:Pius XI.]]