Jacopo Mostacci: differenze tra le versioni
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==[[Incipit]] di alcune opere==
===''A pena pare ch'io saccia cantare''===
<poem>A pena pare
nè gioi mostrare
considerando lo breve partire</poem>
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<poem>Amor ben veio che mi fa tenire
manera [e] costumanza
quando lo verno vede sol venire
ben mette
la gioiosa baldanza – di svernare,
e par che la stagione no li piacc[i]a,
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<poem>Mostrar vor[r]ia in parvenza
ciò che mi fa allegrare
tacer mi fa temenza,
quella in cui è tut[t]o compimento.
Come quelli che gran tesauro à
e no lo dice, anzi
e sempre
così ad
lo grande ben
tegno celato,
vivonde alegro e sonde più dottoso</poem>
Riga 42:
===''Umile core e fino e amoroso''===
<poem>Umile core e fino e amoroso
già fa lungia stagione
buonamente ad Amore:
di lei avanzare adesso fui penzoso
oltra poder, e,
no nde sentia dolore</poem>
==Bibliografia==
*Jacopo Mostacci, ''A pena pare
*Jacopo Mostacci, ''Sollicitando un poco meo savere'', in "Dal testo alla storia, Dalla storia al testo", a cura di Baldi, Giusso, Razetti, Zaccaria, Paravia, 1993. ISBN 8839504494
*Jacopo Mostacci, ''Umile core e fino e amoroso'', in "Rimatori della scuola siciliana", a cura di Panvini, Olschki, Firenze, 1962 e 1964.
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