Jean Paul: differenze tra le versioni

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*In questo momento, tuttavia, gli esseri umani mi sembrano come quei gamberi che, corredati di lumini, i preti facevano strisciare nei cimiteri spacciandoli per le anime dei defunti.
*Com'è semplice per l'uomo giocare col mondo che ha attorno a sé e adattarlo rapidamente alle trame di quello interiore!
*Del resto un [[libro]] che non valga la pena di essere letto due volte non è neppure degno d'esserlo una volta sola.
*Piangiamo i nostri amici come se nell'aldilà non li aspettasse un futuro migliore, e piangiamo noi stessi come se non esistessero migliori prospettive anche nell'aldiqua.
*L'essere umano è fatto così: nella miseria più nera basta la gioia di un minuto per rinfrancarlo, e nei momenti di gioia maggiore lo abbatte la prospettiva più lontana, ancora al di là dell'orizzonte, di una disgrazia.
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*D'altra parte un umorista praticante è sempre un satirico improvvisatore.
*E' bello constatare come gli scrittori, compresi quelli che negano l'immortalità dell'anima, confutino rararmente l'immortalità del proprio nome.
*Non c'è nessuno che sia dimenticato più spesso di chi dimentica: l'[[Io]].
*Passati gli anni delle balordaggini giovanili, tutto quel che all'[[uomo]] rimane da superare sono, ogni anno, alcune settimane di imbecillità e alcuni giorni di stupideria.
*La fama non merita tutta la fama che ha.
*La [[donna]], portata com'è a osservare più i sentimenti altrui che i propri, non inganna né è ingannata, ma è l'illusione in sé, ottica e acustica.
*In Svezia, in Sassonia e in Pomerania ci sono città in cui risiedono assaggiatori di lombi di scrittore simili al nostro vecchio mastro beccaio; però li chiamiamo comunemente uomini di gusto ovvero degustatori perché assaggiano ogni libro prima degli altri e poi comunicano al popolo se gli piacerà o meno. Noi autori, maligni come siamo, li chiamiamo spesso recensori.
 
==Bibiografia==