Clifford Simak: differenze tra le versioni

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Aggiunto incipit "I visitatori"
Aggiunto incipit "Il pianeta di Shakespeare"
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George, il barbiere, agitò le forbici nell'aria facendo scattare freneticamente le lame. «Frank, non capisco cosa diavolo ti sia preso.» Parlava con l'uomo a cui stava tagliando i capelli. «Ho letto il tuo articolo sulle restrizioni di pesca nella riserva, e sembra che non te ne importi un accidente.»<br>
«Infatti» ammise Frank Norton. «Se la gente non ha intenzione di pagare la soprattassa imposta dalla riserva, può andare a cercarsi un altro posto per pescare.»
 
===''Il pianeta di Shakespeare''===
Erano tre, sebbene qualche volta fossero uno soltanto. Quando questo avveniva, l'uno non sapeva che fossero mai stati tre, perché quell'uno era uno strano miscuglio delle loro personalità. Quando divenivano uno, la trasformazione era qualcosa di più di una semplice somma dei tre, come se nella loro comunione si aggiungesse una dimensione nuova, che rendeva la somma maggiore del totale. Solo quando i tre erano uno, inconsapevole dei tre, la fusione delle tre menti e delle tre personalità si avvicinava allo scopo del loro essere.
 
===''L'ospite del senatore Horton''===
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*Clifford D. Simak, ''Dal cronosentiero di domani'', traduzione di Mario Galli, Mondadori, 1967.
*Clifford D. Simak, ''I visitatori'', traduzione di Giuseppe Lippi, Mondadori, 1981.
*Clifford D. Simak, ''Il pianeta di Shakespeare'', traduzione di Roberta Rambelli, Libra Editrice, 1978.
*Clifford D. Simak, ''L'ospite del senatore Horton'', traduzione di Mario Galli, Mondadori, 1968.
*Clifford D. Simak, ''La strada dell'eternità'', traduzione di Riccardo Valla, Mondadori, 1987.