Franco Corelli: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Franco Corelli==
*Il canto parte dall'emissione dei singoli suoni in relazione alle vocali che li sostengono. Se il suono e la vocale pertinente non sono emessi secondo le giuste regole, ogni altro discorso, sullo stile, sugli effetti, sui colori, è già pregiudizievolmente compromesso. (citato in Giancarlo Landini, ''Come un poeta che ha scritto per rivelare a sé la propria anima'', paggpp. 42-43, L'Opera mensile per il mondo del melodramma, anno XII, n. 126, febbraio 1999)
 
*Le sembrerà strano, ma tra i dischi più belli che io ho inciso c'è certo l"Ingemisco" della "Messa da Requiem". Lì ho trovato un bel colore, una morbidezza di emissione, un bel rapporto tra la mia voce e l'esigenza della pagina. (citato in Giancarlo Landini, ''Come un poeta che ha scritto per rivelare a sé la propria anima'', p. 43, L'Opera mensile per il mondo del melodramma, anno XII, n. 126, febbraio 1999)
 
*Non deve pensare che ogni sera io canti col cuore. Non sempre canto col cuore, a volte canto solo per la voce. Se una sera non sto molto bene, curo solo la voce, l'emissione della voce. Ma la sera in cui mi sento bene, canto col cuore. E forse quella sera mi piacerebbe cantare un'opera in cui c'è una bella frase: bella come sentimento, non solo vocalmente. (citato in Marina Boagno, ''Franco Corelli, un uomo, una voce'', p. 143, Azzali Editore, novembre 1990, p. 143)
 
*Credo che nell'ottanta per cento dei casi dobbiamo rimanere fedeli allo spartito, ma non possiamo diventare schiavi della tradizione. I tempi cambiano. Quello che era bello cinquant'anni fa può non essere considerato più bello oggi. (citato in Marina Boagno, ''Franco Corelli, un uomo, una voce'', p. 164, Azzali Editore, novembre 1990, p. 164)
 
*Quello che si dà in [[teatro]], in disco non lo si può dare. (citato in Marina Boagno, ''Franco Corelli, un uomo, una voce'', p. 165, Azzali Editore, novembre 1990, p. 165)
 
*La [[vita]] è un sogno. La vita non è quella che viviamo, ma è quella che sogniamo. (citato in Adriano Bassi, ''La vita è un sogno'', pag. 68 in L'Opera, 1987, pag. 68)
 
*Inoltrarsi nei palchi, nella platea; il pubblico meraviglioso della [[Teatro alla Scala|Scala]], che attende la sua, la mia grande serata, che da me si attende tutto, l'impossibile. Ed io, Corelli, non devo, non posso deluderlo; non esiste infatti maggior trionfo di quello che può offrire la [[patria]]. (da ''wwww.francocorelli.org'')
 
*I colori sono un elemento fondamentale per la riuscita di ogni interpretazione. Non solo ogni autore ha un suo colore. (citato in Giancarlo Landini, ''Come un poeta che ha scritto per rivelare a sé la propria anima'', p. 43, L'Opera mensile per il mondo del melodramma, anno XII, n. 126, febbraio 1999)
 
==Citazioni su Franco Corelli==
 
*In questo è stato un autentico fenomeno vocale, un do e un re bemolle 4 meno adamantini e solari di quelli di Lauri-Volpi ma enormi, straripanti, che sembravano addensarsi sulla platea della Scala come una cupola sonora. ([[Rodolfo Celletti]])