Giuseppe Di Stefano: differenze tra le versioni

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'''Giuseppe diDi Stefano''' (1921 – 2008), tenore italiano.
 
*Per l'arte del canto occorrono, dunque, due strumenti, la voce e l'espressione: come due grandi fiumi che scaturiscano da due sorgenti diverse, ma confluiscano in un solo magico momento della rappresentazione teatrale o dell'esecuzione concertistica di un pezzo classico o di una canzone napoletana (quest'ultima, poi, costituisce il banco di prova di tutti i grandi cantanti). Perché l'arte del canto consiste proprio nel colorire la parola con espressione, dominando il proprio strumento naturale, la voce. (da ''L'arte del canto'', p. 8, Rusconi, 1989)
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*Il mio maestro mi voleva casto e forte in vista di un avvenimento così importante per la mia carriera. Insomma, come i giocatori di calcio quando vanno in ritiro: completa astinenza da rapporti sessuali! (da ''L'arte del canto'', p. 134, Rusconi, 1989)
 
*Noi facciamo i [[cantante|cantanti]] per i quattrini, perché la gloria l'attacchiamo al tram. (citato da Pier Maria Paoletti, ''Il tenore monello Di Stefano dalla Scala con simpatia'', intervista a La''la Repubblica'', 6 aprile 1994)
 
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