Ida Baccini: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Automa: Sostituzioni normali automatiche di errori "tipografici".
m Automa: Inversione degli accenti delle parole di questa lista.
Riga 4:
===''Lezioni e racconti per i bambini''===
====''Una donnina''====
L'Eduvige era una bambina proprio sgomenta. Volere un gran bene alla mamma e vedersela là, in un fondo di letto, con una tossaccia ostinata che non le dava pace giorno notte, era una gran passione. Almeno avesse potuto prestarsi in qualche cosa e aiutare il babbo, pazienza! Ma di che cosa può esser ella capace una bambinuccia di otto o nov'anni?
 
====''Il bove''====
Riga 22:
====''Lascialo ridere!''====
La signora Giulia si voltò indietro più volte: e quando giunse alla cantonata, fece colla mano un ultimo segno d'addio e sparì.<br>
Alessio e Pietrino si ritirarono dalla finestra proprio di malincuore; pareva a loro, finchèfinché fossero rimasti lì, di non esser poi tanto lontani dalla mamma e di doverla rivedere da un momento all'altro. Ma bisognava esser ragionevoli, lo avevano promesso e per un bambino a modo le promesse sono sacre.
 
====''Per un chicco di grano''====
Riga 38:
 
====''Fuoco e Fiammiferi (novella)''====
Si deve cominciar proprio col «c'era una volta?» PerchèPerché no, quando quelle parole magiche evocano tutto un mondo di fate, di maghi, di belle regine, di castelli incantati e di uccelli dal canto melodioso? Oh le novelle! Le novelle che ci raccontava la nonna nelle lunghe serate d'inverno, quando le legna scoppiettavano nel cammino, e di fuori muggiva il tramontano, ditemi, chi le ha dimenticate? Io no certo. A me le raccontava invece la mamma, la buona mamma mia, che ora è morta. Sedevo su un panchettino di legno, ai suoi piedi, puntavo i gomiti sulle sue ginocchia e con la faccia appoggiata tra le mani, stavo a sentire. E m'intenerivo sui casi di Berlinda, fremevo alle tirannie di Barbablù, applaudivo all'animo gentile delle fate pietose, che spianavano la schiena ai bambini gobbi e rendevano la salute e la gioventù alle buone vecchine.
 
====''Il primo lavoro della Gemma''====
Riga 44:
 
====''La carta''====
Giorni sono, sul finir della scuola, mi avvidi, che l'Ernestina aveva gli occhi rossi: gli occhi rossi, in una bambina, sono sempre indizi di pianto recente. Che cosa aveva avuto l'Ernestina? Chi aveva potuto farla piangere? Era d'un carattere così quieto, d'un fare così dolce, che nessuna delle sue compagne si sarebbe sentita il coraggio di molestarla. Dunque? Dunque... ve lo devo dire? la povera bambina era gelosa, era gelosa delle carezze che io faceva alla sua piccola amica Argene: e un giorno la udii lagnarsi in questi termini: «- Pare impossibile che la signora maestra, che è sempre così buona e imparziale, faccia tante carezze all'Argene; non dico che quella bambina sia cattiva: tutt'altro; ha anzi buon cuore, ingegno aperto, umore sempre allegro: ma non le si può stare accanto, tanto è vivace, turbolenta e chiacchierina. Chiacchierina poi!... Non è contenta fino a che non ha saputo il perchèperché di tutte le cose, e perfino quando legge s'interromperà cento volte per fare ora una domanda, ora un'altra. Ma a me, invece, che sto sempre zitta, che non mi muovo, che non alzo i miei occhi dal libro o dal lavoro, la signora maestra non pensa mai: e tutti i complimenti e le lodi sono per l'Argene!»
 
==Bibliografia==