Camillo Prampolini: differenze tra le versioni

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* [[Gesù]] era profondamente convinto che gli uomini fossero tutti figli di uno stesso padre celeste: [[Dio]]; e Dio egli lo concepiva come un essere infinitamente giusto e buono. Ora, come mai – egli si domandava – come mai esistono nel mondo tante ingiustizie? Come mai gli uomini sono divisi in ricchi e poveri, in padroni e schiavi? Come mai vi sono gli Epuloni viventi nel lusso e i Lazzari tormentati dalla più crudele miseria? È possibile che Dio – il padre infinitamente giusto e buono – voglia queste inique disuguaglianze tra i figli suoi?
 
* Dunque – diceva Gesù ai suoi compagni – noi dobbiamo far guerra a questo doloroso e brutto regno dell’ingiustiziadell'ingiustizia in cui siamo nati; noi dobbiamo volere, fortemente volere il regno della giustizia, dell’uguaglianzadell'uguaglianza, della fratellanza umana, perché questo è il regno che Dio vuole fra gli uomini; noi dobbiamo persuadere i nostri fratelli che esso è possibile e non è un sogno. Dobbiamo trasfondere in loro la nostra fede, e il "[[regno di Dio]]" si avvererà...
 
* Un odio profondo per tutte le ingiustizie, per tutte le iniquità, un desiderio ardente di uguaglianza, di fratellanza, di pace e di benessere fra gli uomini; un bisogno irresistibile di lottare, di combattere per realizzare questo desiderio – ecco l'anima, l'essenza, la parte vera, santa ed immortale del [[cristianesimo]].