Ferdinand Alquié: differenze tra le versioni

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*Meno ambizioso di quello di [[Hegel]], in quanto non pretende di render conto della religione né di comprenderla sulla base dei suoi propri concetti, il sistema di Spinoza è però ancor più ambizioso in quanto intende collocarsi al posto di essa, aprendo al filosofo una via che gli permetta di prescinderne. (da ''Il razionalismo di Spinoza'', p. 28)
*Spinoza professò un razionalismo assoluto. Il mio intento è di determinare in qual misura vi sia riuscito. Penso per parte mia, che nessuna filosofia possa giungere alla verità senza accogliere nel suo orizzonte l'inconoscibile e il mistero; Spinoza però volle escluderli entrambi, intendendo condurci a pensare come pensa Dio. Questo tentativo prometeico è certo il più ardito che mai sia stato condotto, e merita perciò ammirazione. A me però sembra ancor più ammirevole il senso dei limiti umani, quali si manifesta in Cartesio o n Kant. La verità di una filosofia va commisurata alla verità dell'uomo, e questa è verità di un esperienza. (da "Il razionalismo di Spinoza", pp. 7)
*Si è detto talora che nel ''cogito'' Cartesio attinge l'essere del suo dubbio. Di fatto l'«io penso» è un «io dubito» ed è in questo senso che si può dire che l'«io penso» è essenzialmente volontà. Perché l'atto stesso di dubitare presuppone un soggetto che dubita, di modo che dubitare di questo soggetto è ancora affermarlo. È il celebre rovesciamento: posso dubitare di tutto, ma al momento in cui dubito di tutto, non posso dubitare di dubitare e di conseguenza io penso, e di conseguenza io sono. (da ''Lezioni su Descartes'', p. 104)