Billie Holiday: differenze tra le versioni

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*Non c'era cotone da raccogliere tra il Leon & Eddie's e L'East River, ma, credetemi, da qualunque punto di vista la guardaste, era vita da piantagione. E noi non andavamo lì per guardare; dovevamo viverci, Fraternizzare coi bianchi era proibito nel modo più assoluto: appena finito il nostro numero; ci toccava scappar via dalla porta posteriore e metterci a sedere nel vicolo, fuori.
*Non tardai molto a diventare una schiava tra le meglio pagate. Prendevo anche mille dollari alla settimana, ma quanto a libertà non ne avevo più di quando ne potesse avere il più pidocchioso bracciante della Virginia, cento anni fa.
*Mi hanno detto che nessuno canta la parola "[[fame]]" e la parola "[[amore]]" come le canto io. Forse è perchè so cosa han voluto dire queste parole per me, e quanto mi sono costate . Forse è perché son così orgogliosa da volere per forza ricordare Baltimora e Welfare Island, l’istituto cattolico e il tribunale di Jefferson Market, lo sceriffo davanti al ritrovo nostro di Harem, e le città sulla costa da un oceano all’altro dove ho preso le mie batoste e le mie fregature, Filadelfia e Alderson, San Francisco e Hollywood; ricordare metro per metro ogni dannato pezzo di tutto questo. Tutte le Cadillac e i visoni di questo mondo, e io ne ho avuti un bel po’, non possono ripagarmi e nemmeno farmi dimenticare. Tutto quel che ho imparato in tutti questi posti da tutta questa gente si può riassumere in quelle due parole. Nella vita, per prima cosa devi avere da mangiare e un po’ d’amore.
 
 
== Citazioni su Billie Holiday ==
*E quando tornerete a casa dite<br />Ho sentito cantare un angelo<br />Con le ali di marmo e raso<br />Puzzava di whisky era negra puttana e malata<br />Dite il mio nome a tutti, non mi dimenticate<br />Sono la regina di un reame di stracci<br />Sono la voce del sole sui campi di cotone<br />Sono la voce nera piena di luce<br />Sono la lady che canta il blues<br />Ah, dimenticavo... e mi chiamo Billie<br />Billie Holiday ([[Stefano Benni]])
*Possiamo Travare nelle sue incisioni del periodo 1935-40 tutti i procedimenti per mezzo dei quali essa trasformava una melodia: L'accentazione di certe note, che faceva precedere da brevi silenzi che attiravano su di esse l'attenzione (''Why was I born'', ''I wished on the moon'') L'affrancamento, in rapporto al tempo, della frase ( ''I Can't get sterted'') cominciata generalmente con un leggero ritardo su quello: un effetto da cui Billie Holiday ricavava un considerevole swing ( ''Miss Brown to you''); le improvvise opposizioni dei registri ( ''Body and soul''); o la combinazione di questi due ultimi effetti ( ''Can't help lovin' thet man''). Per tutta la durata di queste registrazioni, si resta colpiti dal modo in cui Billie Holiday "pensa" - o "sente" - i suoi vocali; ella lo fa molto più alla maniera d'uno strumentista che a quella di una cantante, tanto che quando, in ''She's funny that way'', ella segue Lester Young, sembra continuare il pensiero musicale di quest'ultimo.([[Demètre Ioakimidis]])
*Era una donna molto dolce, molto calda [...] aveva un aspetto da indiana con la pelle vellutata, marrone chiaro [...] Billie era una donna splendida prima che l'alcool e la droga la distruggessero. [...] Ogni volta che mi capitava di incontrarla le chiedevo di cantare "I Loves you, Porgy", perchè ogni volta che lei cantava "non lasciare che mi tocchi con le sue mani calde" potevi praticamente sentire quello che sentiva lei. Il modo in cui la cantava era magnifico e triste. Tutti quanti amavano Billie.([[Miles Davis]])
 
== Bibliografia ==
*Billie Holiday, ''La signora canta il Blues'', Feltrinelli, 1996. ISBN 88-078-1405-6