Amélie Nothomb: differenze tra le versioni

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==''Igiene dell'assassino''==
===[[Incipit]]===
Quando fu di dominio pubblico che l’immane scrittore Prétextat Tach sarebbe morto due mesi dopo, i giornalisti di tutto il mondo sollecitarono interviste private con l’ottuagenario. Il vegliardo godeva, certo, di un prestigio considerevole; fu comunque grande lo stupore di veder accorrere al capezzale del romanziere francofono rappresentanti di quotidiani del calibro (ci siamo permessi di tradurre) della ''Voce di Nanchino'' e del ''Bangladesh Observer''. Così, due mesi prima della morte, il signor Tach poté farsi un’idea dell’ampiezza della propria fama.
 
===Citazioni===
*– Però è affascinante sentire uno scrittore parlare della sua creazione, dire come, perché e contro che cosa scrive.<Br>– Se uno scrittore riesce ad essere affascinante a questo riguardo, ci sono solo due possibilità: o ripete ad alta voce quello che ha scritto nel suo libro, e allora è un pappagallo; o spiega cose interessanti di cui non ha parlato nel suo libro, nel qual caso il detto libro è un fallimento perché non basta a se stesso.
*La gente non sa niente delle [[metafora|metafore]]. È una parola che si vende bene, perché ha un portamento fiero. "Metafora": l'ultimo degli ignoranti percepisce che viene dal greco. Una raffinatezza incredibile, queste etimologie fasulle – fasulle, veramente: quando si conosce una polisemia della preposizione ''metá'' e la neutralità buona per tutte le stagioni del verbo ''phéro'', per essere in buona fede si dovrebbe concludere che la parola "metafora" significa qualunque cosa. (Prétextat Tacht)