Valerij Abisalovič Gergiev: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Freddy84 (discussione | contributi)
fonte, citazioni
Freddy84 (discussione | contributi)
Riga 4:
 
{{intestazione|L'Ossezia è l'11 settembre dei russi, Corriere della Sera, 22 settembre 2008}}
*L' esercito russo è intervenuto in Ossezia per mettere fine a una strage di civili russi. Non c'è nessuna differenza con l' attentato alle Torri gemelle.
*La [[Russia]] è già [[Europa]]. [[San Pietroburgo]] può dirsi una delle città italiane più belle, se i suoi palazzi più importanti li hanno progettati [[Bartolomeo Rastrelli|Rastrelli]], [[Giacomo Quarenghi|Quarenghi]] e [[Carlo Rossi|Rossi]].
*Oggi, la mia è la voce di un uomo che, essendo osseto, cerca anche di moderare le proprie emozioni. Ma a Tskhinvali non c'era più niente. Niente, capisce? Abbiamo suonato tra le rovine.
*[[Vladimir Putin|Putin]] e [[Dmitrij Anatol'evič Medvedev|Medvedev]] hanno ridato orgoglio alla [[Russia]]: rispetto di sé, del suo ruolo di potenza globale, accanto a [[Usa]], [[Europa]], [[Cina]]. [[Dio]] ha creato fiori di tanti colori, ed è la bellezza della natura. I giardini del mondo sono numerosi e diversi fra loro. Servono diversi giardinieri per curarli. Uno solo farebbe un cattivo lavoro.
Riga 11:
==Citazioni su Valeri Gergiev==
*Come ogni guida carismatica, attorno a lui sono fiorite leggende, agiografie e biografie denigratorie: «è il Maestro, ha una carica magnetica che ti attrae e ti convince a seguirlo in ogni sua intuizione». ([[Enrico Parola]])
*L'ultima volta che vidi Gergiev, a [[Salisburgo]], aveva i capelli lunghi e una barba di diversi giorni; oggi ha i capelli corti e si rade, ma mentre dirige l'orchestra continua a essere un posseduto, che va sempre oltre la partitura, un essere sotterraneo, connesso con le profondità inquietanti dell'abisso umano, capace di trasformare un concerto o un' opera in una cerimonia geniale e agghiacciante. ([[Mario Vargas Llosa]])
*Per capire Valeri Gergiev bisogna andare nel profondo della cultura e della storia russe. Bisogna aver letto [[Fëdor Michajlovič Dostoevskij|Dostoevskij]] per decifrare il suo sguardo così intenso, i suoi tratti che paiono sbozzati da una pagina dei Fratelli Karamazov, per seguire il suo gesto appassionato che lascia immaginare uno degli interminabili dialoghi dei «Demoni». ([[Enrico Parola]])
*Tutti concordano nell' attribuirgli una forza e una vitalità fuori dal comune: nello stesso giorno può dirigere, tra prove e concerti, tre orchestre in tre diverse capitali, raramente arriva a concedersi cinque ore di sonno. ([[Enrico Parola]])