Michel Foucault: differenze tra le versioni

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==Citazioni==
*A mio avviso, oggi il movimento omosessuale ha più bisogno di un'arte del vivere che di una scienza o di una conoscenza scientifica (o pseudoscientifica) di cosa sia la sessualità. La sessualità fa parte dei nostri comportamenti, fa parte della libertà di cui godiamo in questo mondo. La sessualità è qualcosa che siamo noi stessi a creare – è una nostra creazione assai più di quanto non sia la scoperta di un aspetto segreto del nostro desiderio. (da ''Archivio Foucault. 1'', Feltrinelli, Milano, 1996)
*All'inizio di questo secolo le ricerche psicoanalitiche, linguistiche e poi etnologiche hanno spossessato il soggetto delle leggi del suo piacere, delle forme della sua parola, delle regole della sua azione, dei sistemi dei suoi discorsi mitici. (da ''Due risposte sull'epistemologia'', traduzione di A. Fontana, Lampugni Nigri, Milano, 1971, traduzione di A. Fontana)
*Dall'uomo al vero uomo, la strada passa per l'uomo pazzo. (da ''Storia della follia nell'età classica'')
*Forse ai nostri giorni l'obiettivo non è quello di scoprire che cosa siamo, ma di rifiutare quello che siamo. Dobbiamo immaginare e costruire quello che potremmo essere. (da ''Perché studiare il potere: la questione del soggetto'', traduzione di Roberto Cagliero, revisione di Marcella Pogatschnig, in ''Poteri e strategie'', a cura di P. Dalla Vigna, Mimesis Edizioni, 1994)
*Il valore della critica storico-politica della repressione sessuale e dei suoi effetti sulla realtà è stato considerevole. Ma la possibilità stessa del suo successo era legata al fatto che si dispiegava sempre all'interno del dispositivo di sessualità, e non al di fuori o contro di esso [...]. Tutta questa 'rivoluzione' del sesso, tutta questa lotta 'antirepressiva' non rappresentava niente di più, ma anche niente di meno [...] di uno spostamento e un capovolgimento tattici nel grande dispositivo di sessualità". (da ''La volontà di sapere'', traduzione di Pasquale Pasquino e Giovanna Procacci, Feltrinelli, 1978, pp. 116-7)
*La morte è un supplizio nella misura in cui non è semplice privazione del diritto di vivere, ma occasione di calcolate sofferenze. (da ''Sorvegliare e punire'', 1975)
*Mai la [[psicologia]] potrà dire la verità sulla [[follia]], perché è la follia a detenere la verità della psicologia. (da ''Malattia mentale e psicologia'', traduzione di F. Polidori, Cortina Raffaello, 1997)