Robert Silverberg: differenze tra le versioni

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Aggiunto incipit "Saltatore"
Aggiunto incipit "Il vento e la pioggia"
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===''Entra un soldato. Più tardi: ne entra un altro''===
Doveva essere il paradiso. Certo non era la Spagna e dubitava che potesse trattarsi del Perù. Gli sembrava di fluttuare sospeso a mezza via tra il nulla e il nulla. Molto sopra aveva un cielo dorato e scintillante e, molto sotto, un mare nebuloso e turbolento di bianche nuvole ribollenti. Guardando in giù vide le proprie gambe e i piedi ciondolare come quelli di un burattino sopra un abisso incommensurabile e questa visione gli fece venir voglia di vomitare, ma non c'era nulla dentro di lui che potesse vomitare. Era vuoto. Era fatto d'aria. Perfino il vecchio dolore al ginocchio era scomparso, come era scomparsa la ferita perennemente pulsante nella parte carnosa del braccio dove la piccola freccia dell'indiano l'aveva raggiunto tanto tempo prima, sulla spiaggia di quell'isola perlifera al largo di Panama.
 
===''Il vento e la pioggia''===
Il pianeta si pulisce da solo. È importante non dimenticarlo, soprattutto quando cominciamo ad essere un po' troppo orgogliosi di noi stessi. Il processo di risanamento è naturale ed inevitabile. L'azione del vento e della pioggia, le maree che si alzano e si abbassano, l'afflusso di fiumi vigorosi che ripuliscono i laghi intasati e maleodoranti, tutti questi sono ritmi naturali, salutari manifestazioni di un'armonia universale. Naturalmente, ci siamo anche noi. Noi facciamo del nostro meglio per accelerare il processo. Ma siamo solo degli ausiliari, e lo sappiamo. Non dobbiamo sopravvalutare l'importanza del nostro lavoro. Il falso orgoglio è peggio di un peccato: è stupidità. Non dobbiamo ingannare noi stessi credendoci importanti. Senza di noi il pianeta si ristabilirebbe da solo in un arco di tempo che va dai venti ai cinquanta milioni di anni. È stato calcolato che la nostra presenza riduce questo tempo di più della metà.
 
===''L'inferno com'è?''===
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*Robert Silverberg, ''Dormire... forse dimenticare'', traduzione di Antonio Bellomi, in "Destinazione spazio 2", a cura di Donald A. Wollheim, Mondadori, 1991.
*Robert Silverberg, ''Entra un soldato. Più tardi: ne entra un altro'', traduzione di Dida Paggi, in "Millemondinverno 1995", Mondadori, 1995.
*Robert Silverberg, ''Il vento e la pioggia'', traduzione di M. Cristina Pietri, in "Storie del Pianeta Azzurro", a cura di Sandro Pergameno, Ed. Nord, 1987.
*Robert Silverberg, ''L'inferno com'è?'', traduzione di Giuseppe Scarpa, Mondadori, 1975.
*Robert Silverberg, ''L'uomo nel labirinto'', traduzione di Riccardo Valla, introduzione di Neil Gaiman, Fazi Editore, Roma, 2008. ISBN 9788881128747