João Guimarães Rosa: differenze tra le versioni

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*La gente viene dall'inferno.
*Chi diffida, si fa savio.
*Finché si ha paura, arrivo a credere che non si può coltivare un buon [[rimorso]], non è possibile.
*Quando si è in due, è più garantito darsela a bere, l'etcetera del [[tradimento]] non insuffla scrupoli, ed è così per qualsiasi crimine, non perturba: come il lupo mannaro cambia la pelle.
*Quel che più può nella gente è la forza brutta della [[sofferenza]], non la qualità del sofferente.
*Pensar male è facile, perché questa vita è impantanata. La gente vive, credo, proprio per disilludersi e sceverare. La svergognataggine regna, così sottile e sottilmente infiltrata, che in principio non si crede nella sincerità senza cattiveria.
 
{{NDR|João Guimarães Rosa, ''Grande Sertão'', a cura di Luciana Stegagno Picchio, traduzione di Edoardo Bizzarri, Feltrinelli, Milano, 2003<sup>9</sup>.}}