Vangelo di Filippo: differenze tra le versioni

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*Così è nel mondo: gli uomini creano dei e venerano le loro creazioni. Sarebbe conveniente che gli dei venerassero gli uomini. (85)
*L'[[amore]] non prende nulla. Infatti, come potrebbe prendere qualche cosa, dal momento che ogni cosa gli appartiene? Esso non dice: – Questo è mio – o – Quello è mio, – ma dice: – Questo è tuo. (110)
*Quanto a noi, ciascuno scavi profondamente fino alla radice dell'[[errore]], che è dentro di lui e lo divelga dal suo cuore fino alla radice. Ed esso invero sarà divelto, quando noi lo riconosceremo. Che se noi siamo ignoranti a suo riguardo, esso affonda in noi le radici e produce i suoi frutti nei nostri cuori. Esso domina su di noi, e noi siamo suoi schiavi. Ci tiene prigionieri, cosicché noi facciamo ció che non vogliamo, e ciò che vogliamo non lo facciamo. Esso è potente perché noi non lo conosciamo, e finché esiste, esso lavora. L'[[ignoranza]] è per noi la madre dell'errore. (123)
 
==Bibliografia==