L'armata Brancaleone: differenze tra le versioni

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==Frasi==
 
 
==Frasi famose==
*''«Sarai mondo se monderai lo mondo! ('»'' (Il Monaco Zenone'''/[[Enrico Maria Salerno]])
*''«Transitate lo cavalcone in fila longobarda!»'' (Il Monaco Zenone/[[Enrico Maria Salerno]]): da osservare l'invenzione linguistica della "fila longobarda" che sostituisce la comune "fila indiana" (espressione che sarebbe risultata assolutamente anacronistica)
*''«Abbiate fede ne lo cavalcone! Isso è forte!»'' (Il Monaco Zenone/[[Enrico Maria Salerno]] che, saltando su un ponte precario sopra un burrone, vuole mostrare che non c'è pericolo di crollo; ma il ponte crolla e Zenone sparisce ed è creduto morto. Riapparirà solo alla fine del film per salvare i prodi dalla condanna a morte)
*''«Ove vai, buon padre?» (Brancaleone/[[Vittorio Gassman]] guardando precipitare il Monaco Zenone/[[Enrico Maria Salerno]] dal cavalcone'')
*''«Addo' ite?»'' (I seguaci del Monaco Zenone, rivolgendosi ai membri dell'Armata) — ''«Ahh.. così.. sanza meta..»'' (Brancaleone/[[Vittorio Gassman]], in risposta) — ''«Venimo?»'' — ''«No, no.. ite anco voi sanza meta, ma de un'altra parte...»''
*''«Aquilante della malasorte!»'' (Brancaleone/[[Vittorio Gassman]] — rivolto al proprio cavallo Aquilante)
*''«Aquilante, malo caballo!»'' (Brancaleone/[[Vittorio Gassman]] — sempre rivolto al proprio cavallo)
*''«Seguimo Aquilante; lui conosce la via della fuga!»'' (Brancaleone/[[Vittorio Gassman]] — sempre rivolto al proprio cavallo)
*''«Ah... la milza!»'' (Brancaleone/[[Vittorio Gassman]] — dolorante al fianco, dopo il duello con Teofilatto dei Leonzi) — ''«No, ivi ci sta lo fegato.»'' (Teofilatto dei Leonzi/[[Gian Maria Volontè]]) — ''«Ah sì? Spesso mi dole.»'' — ''«Bollitura di cetosella, finocchio... zolfone... malva... tutto insieme... Bere a digiuno!»'' — ''«Bono remedio?»'' — ''«Eh... ti ribolle dentro come sciacquare una botte, poi per lo dietro ti esce uno gran foco... e tu sei guarito!»''
* ''Longo lo cammino ma grande la meta. Vade retro Satàn. Vade retro Satàn. Vade retro Satàn. Contro il saracino seguiamo il profeta. Vade retro Satàn. Vade retro Satàn. Vade retro Satàn. Sanza armatura, sanza paura, sanza calzari, sanza denari, sanza la brocca, sanza pagnocca, sanza la mappa, sanza la pappa.'' (Il coro intonato dai pellegrini al seguito del Monaco Zenone in cammino verso la Terra Santa)
* ''Dammiti! Prendimi! Prendimi e dammiti! Cuccurucù!'' (La vedova/[[Maria Grazia Buccella]] rivolta a Brancaleone nella città decimata dalla peste).
* ''"No! Su quello letto no!" (La vedova/[[Maria Grazia Buccella]] a Brancaleone) "Lo perché? Dammiti prendimi cuccurucù!" (Brancaleone) "Vi morì lo meo marito" (La vedova) "Ullà, quando?" (Brancaleone) "Iere" (La vedova) "Iere? E di che malanno" (Brancaleone) "Come di che malanno, dello terribile morbo che tutti ci piglia, la peste" (La vedova) "Aaaaaaahhhhhhhhhhhhhh!" (Brancaleone, che getta a terra la vedova e corre via urlando)''
*''Oh, gioveni! Quando vi dico "sequitemi miei pugnaci", dovete sequire et pugnare! Poche conte! Se no qui stemo a prenderci per le natiche.''
*''«Quella pallida ma appetibile.. Chi è?»'' (Brancaleone/[[Vittorio Gassman]] — chiede a Teofilatto, con riferimento ad una delle presenti alla corte del Bizantino) — ''«Mia sorella»'' (Teofilatto dei Leonzi/[[Gian Maria Volontè]]) — ''«No, intendo quella a latere con la faccia di baldracca»'' (Brancaleone cerca di rimediare alla gaffe, cambiando persona)— ''«Mia madre»'' (Teofilatto dei Leonzi)— ''«Ah...»'' (Brancaleone - Rassegnato al fatto della brutta figura, constatando che le parenti di Teofilatto non siano proprio virtuose).
*''- Vanci, è grande amatora. - Ma Cippa non se ne dole? - E sì che se ne dole, ma a te che te ne cale?'' (Teofilatto dei Leonzi/[[Gian Maria Volontè]] a Brancaleone quando giungono dai suoi parenti Bizantini, parlando di sua zia, notoriamente "godereccia".)
* ''Non mi portare da Guccione, non lo voglio. Te voglio. Sono tua pecorella. Brancami, leone.'' (Matelda/[[Catherine Spaak]] rivolta a Brancaleone).
* ''- Sempre viveste da femine, cercate almeno di morire da omeni. - E lo chiami morire da omeni questo ?'' (Brancaleone e Teofilatto, appesi col didietro penzolante sui pali aguzzi)
* ''- Siete voi pronti a morire pugnando? '' (Brancaleone/Gassman alla sua "armata")
* ''«Avrete sentuto, suppongo, lo nome di Groppone da Ficulle. Groppone da Ficulle fue lo più grande capitan di Tuscia. E io son colui che con un sol colpo d'ascia lo tagliò in due. Lo mio nome - stare attenti - , lo mio nome est Brancaleone. Da Norcia»'' (Brancaleone/Gassman alla sua "armata")
* ''«Mordivoi sifonai, nun v'avessi visto mai!»'' (Abacucco/[[Carlo Pisacane (attore)|Carlo Pisacane]] nei momenti di pericolo)
* ''«A tuo ammaestramento. Sai tu qual sia, in questa nera valle, la risultanza e premio di ogni sforzo e sacrifizio umano? Calci, nel deretano!»'' (Brancaleone a Taccone)
* ''Famo mille petecchioni! E accontenti li sapienti e li minchioni!'' ('''Abacuc''')
* ''Pavato!'' (Teofilatto parando un colpo nel duello contro Brancaleone nel loro primo incontro)
* ''Chi sono io?, Io sono Brancaleone da Norcia'' (Brancaleone rivolgendosi a chi li preguntano)''
* ''«Cristianucci, cristianucci! Facemo modo di giugnere presto alla rocca! Vecchio sono e tutto acciaccato (coff! coff!) e bisognoso, di buono dormire, buono mangiare, buono bevere e niente facere»'' (Abacuc) ''«Ma i dov'è che iate?»'' (il fabbro venuto a liberare Brancaleone dalla gabbia) ''«A Bengodi, coglion mio»'' (Tedesco) ''«Semo li felici sordati di nobile cavaliere, di magnanimo duce e splendido eroe. Vienci anco tu!»'' (Bambino) ''«E quanno arriva? Quanno?''» (Fabbro) ''«Chi?»'' ''«Lo nobile cavaliere, lo duce, lo splendido eroe!»'' (Fabbro) ''«Ma è isso è!!!»'' (Abacuc, indicando Brancaleone ingabbiato)
* ''«Bella fine!»'' (Brancaleone e gli altri membri dell'armata mentre aspettano il rogo legati al palo) ''«Non è per la fine che fo doglianza, ma per lo principio. Io fui tratto in inganno da quella pergamena»'' (Brancaleone) ''«E' lo vero. Fu colpa nostra, se stemo qui. Perdonaci Brancaleone»'' (Bambino) ''«A che vale ora recriminare, fratelli? Amiamo e perdoniamo nell'ora del trapasso»'' (Brancaleone) ''«Amiamo e perdoniamo»'' (l'armata in coro) ''«Ascolta Brancaleone: anco io ti feci grave torto, e voglio confessare''» (Teofilatto) ''«Sparambia lo fiato fratello. Nulla mi tange omai. Amiamo e perdoniamo nell'ora del trapasso»'' (Brancaleone) ''«Amiamo e perdoniamo»'' (l'armata in coro) ''«Io chiedo il tuo perdono: fui io ad abusare di Matelda»'' (Teofilatto) ''«Ah! Traditore infamato! Omo di frode! Fango! Schifezza di Bisanzio! Maladetto!!!»'' (Brancaleone mentre tenta di liberarsi)
 
 
*Avrete sentuto, suppongo, lo nome di Groppone da Ficulle. Fu lo più grande capitan di Tuscia e io son colui che con un sol colpo d'ascia lo tagliò in due. ('''Brancaleone''')
 
*Longo è lo cammino, ma grande è la meta! Vade retro Satan! Vade retro Satan! Contro il saracino seguiamo il profeta! Vade retro Satan! Vade retro Satan! (canto intonato da '''Zenone''' e dai suoi seguaci)
 
*Sarai mondo se monderai lo mondo! ('''Zenone''')
 
*Mondi semo! Lo monaco lo disse. Isso è sparuto, chi ha dato ha dato, chi ha avuto ha avuto. ('''Teofilatto''')
 
*A tuo ammaestramento. Sai tu qual sia, in questa nera valle, la risultanza e il premio d'ogni sacrifizio umano? Calci nel deretano! D'ora in poi verrò nomato lo cavaliere amaro! ('''Brancaleone''')
 
*Famo mille petecchioni! E accontenti li sapienti e li minchioni! ('''Abacuc''')
 
*Soldati! Una cosa sola avemo a facere: scapuma! ('''Mangold''')