Giovanni Amendola: differenze tra le versioni

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'''Giovanni Amendola''' (1882 – 1926), scrittore e politico italiano.
 
*Inibire il dato di un momento della nostra vita non significa distruggerlo – ed una serie d'inibizioni non è una serie di distruzioni che facciano della vita un deserto. Inibire il dato d'un momento significa contenerlo, trattenere cioè la manifestazione di una forza naturale, lasciando per ciò stesso il campo libero ad un'altra che tende pure a manifestarsi e la cui manifestazione rimarrebbe ''inibita'' qualora la precedente, che è stata trattenuta dalla volontà, non fosse in qualche modo arrestata. (da ''La volontà è il Bene'', p. 23, Libreria ed. romana, Roma 1911,; citato in [[Scipio Slataper]], ''Ibsen'', G.C. Sansoni Editore, Firenze 1944)
 
* Veramente la caratteristica più saliente del moto fascista rimarrà, per coloro che lo studieranno in futuro, lo spirito "totalitario", il quale non consente all'avvenire di avere albe che non saranno salutate col gesto romano, come non consente al presente di nutrire anime che non siano piegate nella confessione "credo". Questa singolare "guerra di religione" che da oltre un anno imperversa in Italia non vi offre una fede [...] ma in compenso vi nega il diritto di avere una coscienza – la vostra e non l'altrui – e vi preclude con una plumbea ipoteca l'avvenire. (da ''Un anno dopo'', in: ''Il Mondo'', 2 novembre 1923, cit. in: ''Il Totalitarismo alla Conquista della Camera Alta. Inventari e Documenti'', a cura e con un saggio di Emilio Gentile, Rubbettino Editore, 2002, p. 11)