Emilio Cecchi: differenze tra le versioni

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*La [[vita]] dell'uomo è un filo di seta sospeso in un gioco di rasoi. (da ''Pesci rossi'', Vallecchi)
*Non siamo mai in un atto, ma sempre alla periferia, al punto di tangenza di due o più atti. (dai ''Taccuini'', a cura di N. Gallo e [[Pietro Citati]], Mondadori)
*Non so di che specie egli {{NDR|[[Dino Campana]]}} fosse: se superiore o inferiore alla comune nostra; certo è ch'era di altra specie. [...] Da lui e dal coetaneo [[Giuseppe Ungaretti|Ungaretti]], s'inaugura un tono intimo e grave nella nostra ultima poesia. (da ''L'Approdo'', gennaio-febbraio 1952,; citato in ''Antologia critica'' a [[Dino Campana]], ''Canti orfici e altri scritti'', Oscar Mondadori, 1972)
*Soltanto una cosa è più lugubre dell'uomo che mangia solo; ed è […] l'uomo che beve solo. Un uomo solo che mangia somiglia a un animale alla mangiatoia. Ma un uomo solo che beve, somiglia a un suicida. (da ''Lo scrittojo'', ne ''L'osteria del cattivo tempo'', Corbaccio)
*Uno dei più vividi ricordi di [[Buster Keaton]] si riassocia per me alla stamberga d'un borgo toscano. E il viso severo del mimo pareva ristampato in quelli degli spettatori: visi da statue del [[Pollaiuolo]], con appena l'ombra d'un risolino agli angoli della bocca. (da ''Cinematografi poveri'', in ''Corse al trotto'')