Daniel Barenboim: differenze tra le versioni

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'''Daniel Barenboim''' (1942 – vivente), pianista e direttore d'orchestra argentino-israeliano.
 
*{{NDR|Riferimento alla musica}} Purtroppo negli ultimi tempi troppe persone vivono senza mai nessun contatto con essa. La musica è finita in una torre d'avorio, puro piacere estetico per pochi eletti. Mentre invece dovrebbe essere prima di tutto educazione alla vita. Se impari a "pensare la musica" capisci tutto: che il tempo può essere oggettivo e soggettivo, la relazione tra passione e disciplina, la necessità di aprirsi agli altri... Se suoni il violino e non ascolti allo stesso tempo il clarinetto non si può far musica. (citato in ''Corriere della Serasera'', 16 gennaio 2007))
*[[Arturo Toscanini|Toscanini]] è stato un artista audace, che ha aperto le porte al repertorio contemporaneo, che ha formato le orchestre. Ma anche un uomo politicamente impegnato. Fino alla fine ha mantenuto lo slancio e il temperamento per cui era famoso, senza mai arretrare di un centimetro. Di solito invecchiando si diventa più inclini al compromesso, ma per i creativi vale il contrario: con il passar del tempo danno il meglio di sé, spendono le energie migliori. (citato in ''Corriere della Serasera'', 16 gennaio 2007))
*{{NDR|[[Fryderyk Chopin]]}} Sarà perché ha scritto solo per pianoforte, ma nonostante abbia rivoluzionato la storia della musica il suo genio non è compreso appieno. (citato in ''Corriere della Serasera'', 1 febbraio 2010)
*Anche Dio si è accorto che lui {{NDR|[[Plácido Domingo]]}} è indistruttibile (''Il corriere della sera'', 13 Aprile 2010)
{{intestazione|''Barenboim: vi racconto la musica che amo di più'', ''Corriere della Serasera'', 14 dicembre 2009}}
*Il bello del [[tango]] è che in [[Argentina]] tutti i musicisti classici lo suonano. Non è come in America dove la classica e il [[jazz]] sono mondi separati. Io ogni tanto ho bisogno di tornare laggiù a suonarlo con i miei amici.
*Non sono come [[Arthur Rubinstein]] che voleva sempre ampliare il suo repertorio e ne divorava uno dopo l'altro, ascoltando anche le cose più ricercate. Ma ciò non significa che non ne riconosca l'enorme valore. Se devo scegliere tra un concerto dal vivo o l'ascolto di un cd preferisco il concerto, è ovvio, ma il cd permette di riascoltare un' esecuzione tutte le volte che si vuole e quando si vuole comprendere a fondo una musica che abbia un certo grado di complessità, non se ne può fare a meno.