Salvatore Sciarrino: differenze tra le versioni

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'''Salvatore Sciarrino''' (1947 – vivente), compositore italiano.
 
*Chi credeva che l'opera lirica fosse morta dovrà ricredersi, il publico oggi è europeo tranne che in Italia, un Paese puramente televisivo, e questa atmosfera si sente all'estero. Se non si rischia non si ottiene alcun risultato. (citato in ''Corriere della Serasera'', 12 giugno 2004)
*Il [[passato]] se si ha una forte creatività, può dire tutto. Non c'è [[linguaggio]] che in mano a una fantasia creativa, a una grande immaginazione, non si trasformi. (citato in ''Corriere della Serasera'', 19 marzo 2001)
*Rincorrere l'audience con l'arte è una barbarie. (dall'intervista a ''[http://www.sistemamusica.it/novembre/13.htm sistemamusica.it]'', novembre 2000)
 
{{intestazione|''Il compositore Sciarrino: mi ispira il silenzio delle conchiglie'', ''Corriere della Serasera'', 15 aprile 2001}}
*Da noi la [[musica]] resta un optional per pochi. Nessuno direbbe a cuor leggero: non capisco niente di letteratura o di pittura, mentre molti non si vergognano a dire che non capiscono nulla di musica.
*In [[Italia]] i compositori sono pochi e ciascuno va per conto suo. Mancano gli incontri, le verifiche. Troppi pensano che la loro vita artistica dipenda dalla morte di altri. Per me invece l'isolamento è un limite, la pluralità ricchezza.
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*{{NDR|[[Natura]]}} Se uno non sa ascoltare i suoi infiniti suoni, non sa nemmeno ascoltare la [[musica]].
 
{{intestazione|''La tenera voce del flauto dolce unisce Harding e Sciarrino'', ''Corriere della Serasera'', 24 maggio 2008}}
*Ho voluto creare un'ecologia del suono: gli adagi sono quattro diverse versioni di uno stesso ambiente. Per l'ascoltatore sarà come essere seduti sulla riva del tempo per sorprendere l'accadere degli eventi.
*Il flauto dolce è fragile, ma unico nell'avvicinarsi alla voce umana. Per questo ho composto il concerto: volevo trasportare la melodia vocale dal teatro lirico all'ambito strumentale