Franco Fortini: differenze tra le versioni

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*Come d'autunno si levano le foglie, di coetanei ne hai visti troppi volteggiare prima di posarsi. Era quel loro planare, più del cadere, che ti faceva paura. (dall'introduzione a ''L'ospite ingrato'', De Donato editore)
*Le canzonette sono una parodia del mondo contemporaneo: eros e tecnologia. (citato in Focus n. 82, p. 132)
*{{NDR|[[Giorgio Bassani]]}} Senti un non so che di penoso e di chiuso. (citato in ''Corriere della Serasera'', 4 giugno 2003)
*Si dissolva quanto è composto, il [[disordine]] succeda all'[[ordine]]. (da ''Composita solvantur'')
*{{NDR|Riferimento a [[Giovanni Raboni]]}} Tutto quel che mi ha detto è stato oro. Perdìo, e bisognava arrivare alla mia età per trovare un aiuto, un consiglio vero, come quelli che lei mi ha dato. E poi la mia vanità era soddisfatta; colavo sugo da tutte le parti. (citato in ''Corriere della Serasera'', 8 settembre 2009)
*{{NDR|[[Carlo Cassola]]}} Un'aria ferma di tedio stupefatto. (citato in ''Corriere della Serasera'', 4 giugno 2003)
*{{NDR|[[Italo Calvino]]}} ... una narrazione volontaristica e tutta ammicchi, tutta fregatine di mani. (citato in ''Corriere della Serasera'', 4 giugno 2003)
 
==''Foglio di via==