Harold Acton: differenze tra le versioni

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citazioni
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*La gente bella, a parte gli avvenimenti che la concernano, è spesso profondamente tediosa, e oltre tutto, dal punto di vista letterario, costituisce un argomento troppo sicuro. (introduzione a ''Gli ultimi Borboni di Napoli'')
*Distruggere i miti romantici è grave peccato.
*In Italia, la prima ferrovia, il primo telegrafo elettrico e il primo faro lenticolare, insieme con un gran numero di altre innovazioni nell'ingegneria e nell'industria, furono dovuti al «retrogrado» [[Ferdinando II delle Due Sicilie|Ferdinando]]. Né si può incolparlo del fatto che i suoi piani per lo sviluppo del paese venissero interrotti: coscienzioso, energico e pio, solo agli intellettuali dette motivo di lagnanze; ma quando si esamina il suo lungo regno in retrospettiva, ci si domanda che cosa abbiano fatto per Napoli quegli intellettuali a paragone di quanto fece Ferdinando con tutte le sue manchevolezze. […] Dopo oltre un secolo di dominazione borbonica, le folle erano saldamente legate al loro sovrano. Lo spirito popolare era borbonico. Le masse avevano esperienza sufficiente per capire che esisteva una tirannia peggiore di quella dei re: la tirannia dei demagoghi, dei politici meschini ed egoisti.
*{{NDR|[[Napoli]]}} Materialmente questa città contribuì alla ricchezza dell'Italia Unita più di qualunque altro Stato; dati e cifre sono stati pubblicati da [[Francesco Nitti]] in ''Nord e Sud'' (1900) come pure in altri scritti che nessuno ha mai confutato. Nella Scienza delle Finanze, Nitti dà il seguente computo della ricchezza dei diversi Stati al momento dell'unificazione: Regno delle Due Sicilie: milioni di lire oro 443,2; Lombardia: 8,1; Ducato di Modena: 0,4; Romagna, Marche e Umbria: 55,3; Parma e Piacenza: 1,2; Roma: 35,3; Piemonte, Liguria e Sardegna: 27; Toscana: 84,2; Veneto: 12,7; Veneto: 12,7. Così, dunque, contro i 443 milioni in oro corrisposti all'atto delle nozze dal Regno delle Due Sicilie, il resto d'Italia – oltre due terzi della Penisola – non portò in dote neppure metà di quella somma. A dispetto di ogni contrastante asserzione, le finanze di Napoli, nel complesso, non erano male amministrate.
*Un ammiratore [[Sicilia|siciliano]] ha affermato che [[Vincenzo Bellini]], meglio e più spesso di qualunque altro compositore, fece ''provare il piacere del piangere''. [...] Il nome del delicato Bellini divenne un grido di battaglia contro i Borboni, quasi fossero stati colpevoli della sua morte.