Francesco Mario Pagano: differenze tra le versioni
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Il [[delitto]] è ''la violazione di un [[Diritto|dritto]] o naturale, o civile dell'uomo'': ovvero ''una mancanza dell'adempimento dell'obbligazione o naturale, o civile''. Esso è una commissione di ciò che non devesi fare, o l'omissione di ciò che convien fare.<br />La [[pena]] per l'opposto è ''la perdita di un dritto per un diritto violato'', o ''per un dovere omesso'': perdita di un dritto che toglie al reo la legge, e per essa i magistrati suoi esecutori. E però la pena ''pubblica vindicta'' fu da' romani giureconsulti chiamata: avvegnacchè quella vendetta: che nello stato di natura apportò il privato braccio dell'offeso, nella città arreca la pubblica autorità de' magistrati.<br />Essendo il delitto la violazione di un dritto, la divisione de' delitti segue la partizione de' dritti. Quindi i delitti naturali sono le violazioni de' naturali dritti, o l'omissione de' naturali doveri: delitti civili, le offese de' dritti nati colla società. I delitti tutti sono benanche pubblici o privati, come offendono o i pubblici o i privati dritti.
===Citazioni===
*La [[giurisprudenza]]
*Saggiamente l'immortale [[Ugo Grozio|Ugon Grozio]] chiamò il dritto positivo ''diritto naturale ipotetico'', poichè egli è il dritto medesimo della naiura , che viene stabilito dalla medesima, dato un fatto, cioè ''stabilire la società''. Ed elegantemente il dritto civile vien chiamato la ''ragion civile'', poichè è una derivazione di quella eterna ed immutabile ragione, della quale partecipano gli uomini, e sviluppano gli umani legislatori, quando stabiliscono le leggi positive. (p. 7)
*Le [[Legge|leggi]] criminali fissando le convenevoli pene ai diversi delitti che turbano l'ordine sociale, producono quella tranquillità, ch'è il principale oggetto della società. (p. 7)
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