Giuseppe Parini: differenze tra le versioni

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*Ben era quel Parini che richiesto di gridare Viva la Repubblica e muoiono i tiranni rispose: – Viva la Repubblica e morte a nessuno! Ben era quel [[Ugo Foscolo|Foscolo]] che diede l'ultima pennellata al suo ritratto dicendo: – Morte sol mi darà pace e riposo. ([[Ippolito Nievo]])
*''E tu gli ornavi del tuo riso i canti | che il lombardo pungean Sardanapalo | cui solo è dolce il muggito de' [[bue|buoi]], | che dagli antri abdüani e dal Ticino | lo fan d'ozi beato e di vivande''.<ref>Parlando a Talia dei versi che ispirava a Giuseppe Parini, critico verso i nobili nullafacenti.</ref> ([[Ugo Foscolo]])
*Parini è come uomo, a cui sanguina il cuore e che fa il viso allegro. Appunto perché ha la forza di contenere il suo sentimento, l'ironia è possibile, e non diviene una sconciatura o una dissonanza. Il che gli riesce per quell'interno equilibrio delle sue facoltà, che gli dà un'assoluta padronanza su' moti e sulle sue impressioni. ([[Francesco De Sanctis]])
*Parini che in pieno teatro, contro chi urlava: «Morte agli aristocratici!» grida: «Viva la libertà! Morte a nessuno!» doveva avere un cuore meglio temperato del nostro, che ai primi bisbigli di abbasso e di viva, scantoniamo nel viottolo più buio. ([[Emilio De Marchi]])