Luigi Arnaldo Vassallo: differenze tra le versioni

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====''La mano dell'uomo''====
(''Nel mezzo della scena un tavolino quadrato, con tappeto scuro che scende fino a terra. Sopra il tavolino un vassoio con bottiglia, bicchiere e zuccheriera. L'attore entra in scena, va al tavolino, fa tre inchini di rigore, poi alza la mano come per parlare e invece, con molta lentezza, mette lo zucchero, l'acqua nel bicchiere e rimescola guardando a destra e a sinistra; beve, poi dice:'')<br>
Domando perdono: ma capiranno.... essendo la prima volta che parlo in pubblico.... Anzi, se permettono, mi levo dal tavolino, perchèperché mi sento impacciato: mi sembra quasi di avere quattro gambe (''s'avanza al proscenio'').
 
====''La macchina per volare''====
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====''Il piede della donna''====
L'argomento non ha bisogno di esordio, anche perchèperché il piede della donna è un argomento che.... cammina da sé. Forse quest'è precisamente la ragione per cui ho scelto un soggetto simile, a preferenza d'altre parti magari più nobili, poichèpoiché ho notato che, in quasi tutte le cose del sesso amabile, il punto più difficile è sempre.... l'introduzione.
 
====''Il nonno''====
Ah, questa poi è buffa!<br>
Per fortuna che nessuno mi vede; ho comprato questo esercito per il mio Giulietto, e mi ci diverto io! e forse mi ci diverto più che lui, perchèperché ha tre anni.... va pei quattro, ma è già un uomo completo. Appena ha nelle mani un giocattolo, lo fa in due pezzi; ieri ha distrutto uno squadrone di cavalleria. Sono dei gran demonietti, i nipotini!
 
====''Un signore che pranza in trattoria''====
Questa bizzarria, che battezzai monologo senza parole, nacque così: una sera, al teatro Valle, entrai nel camerino di [[Ermete Novelli]], dicendogli con accento corrucciato:<br>
- Sono trenta sere, che tu chiacchieri sulla scena quattro o cinque ore di seguito. Il pubblico non ne può più. Prendi questo manoscritto, studialo bene, e così finalmente reciterai senza aprire la bocca.<br>
La sera seguente, Ermete Novelli eseguì il monologo muto con arte inarrivabile. La quale sopratutto, oltre al gioco della fisonomia, consiste nell'esattezza automatica dei gesti. L'attore non ha nulla, guanti, bastone, cappello, tavolino, posate, piatti, bottiglie, portafogli e via dicendo: eppure colla precisa indicazione del gesto deve dare agli spettatori l'illusione della reale presenza degli oggetti che finge di maneggiare.
 
====''Il veterano al congresso''====
Prego, una parola.... una parola sola. Vorrei che, invece di domani, si votasse oggi, perchèperché io stasera devo tornare a Venezia. Ho ricevuto adesso il dispaccio, che mia figlia sta per farmi nonno una seconda volta. Se è un altro maschietto gli metto nome Giordano Bruno, se invece è una bambina.... ma già è un maschio. Devo dunque andar via col diretto, e mentre mi fa piacere, mi dispiace, perchèperché, chissà se avrò mai più l'occasione di tornare a questa Roma, dove abbiamo passato una settimana di feste che non iscorderò mai più. Ogni passo incontravo vecchi amici che non vedevo da cent'anni.... Vecchi compagni d'arme.... Ecco qua! coso.... e cosino, qua, guarda come è ingrassato, ''fiol d'un can''! E lì, baci, pianti, litri di vino....
 
====''Fra un atto e l'altro''====
(''Esce. Viene al proscenio, con una parte in mano, trascinando una sedia'').<br>
- ''Pardon!'' Credevo che qui non ci fosse nessuno: a ogni modo, c'è sempre meno gente che nel mio camerino. E poi, vedo che siamo tutti tra amici (''saluta famigliarmente qua e là, con qualche:'' oh, ciao!) Se permettono...! se non disturbo, mi do una ripassata alla parte, perchèperché di là, credano, c'è tale inferno, che non ci si capisce più niente....
 
====''L'arte di farsi fotografare''====
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====''Sul marciapiede di Aragno''====
(''Viene al proscenio in abito da passeggio. Guarda qua e là, curiosando. Poi s'avvicina a un tavolino di ferro, contornato da cinque sedie. Si mette a sedere: scansa una sedia su cui depone il cappello di paglia. Si tira due sedie sotto le ascelle e sulla quinta, davanti, poggia i piedi, battendo col pomo della mazza sul tavolino. Poi fingendo parlare a un vicino, dalla parte delle poltrone d'orchestra''):<br>
Anche lei aspetta il cameriere?... da quando?... Appena da dieci minuti? Calcoli almeno altri venti e si chiami fortunato. Qui, sa, non bisogna aver furia. Già! son troppo signori. A momenti, non si sa neanche come chiamarli. ''garçon'', perchèperché è un francesismo, tavoleggiante, perchèperché puzza di osteria, ministro, come s'usa in Toscana, perchèperché fa ridere. Come si fa a dire: Ministro! portami un panino gravido? Un ministro non porta da mangiare: mangia lui. Neanche cameriere è appropriato: qui camera non c'è, e così non ci fosse neanche.... altrove. Come vuol chiamarlo, dunque? Adesso han fatto anche le leghe e si chiamano: i lavoratori della mensa.
 
====''La voce''====