Angelo Secchi: differenze tra le versioni

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==[[Incipit]] di ''Le stelle''==
Le stelle, quegli innumerabili e svariatissimi centri luminosi che ingemmano il cielo in una notte serena, che rapiscono e incantano per la varietà dello splendore e de’de' colori, per la vibrazione continua della loro luce, per la capricciosa distribuzione delle figure, sono un soggetto più di contemplazione che di studio. La fantasia si perde nel trovare una traccia di legge a quegl’infinitiquegl'infiniti meandri che le congiungono, l’occhiol'occhio si stanca a tentarne il computo, la mente trova un abisso immensurabile nel pensare che, non di una mera superficie, ma di una solida massa deve scandagliare il mistero.
 
==Bibliografia==