Cesare Garboli: differenze tra le versioni

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*La poesia di [[Sandro Penna|Penna]] è fatta di solitudine: ma è la solitudine ardente, ricchissima, vasta come è vasta la promessa della felicità, di chi non ha bisogno d'altro, per vivere, che dello spettacolo della vita. [...] Penna è incapace di pensare che il piacere di vivere dipenda da altro che da se stessi. È, in questo, sommamente maschile. (da ''Penna papers'', Garzanti, 1984)
*{{NDR|Riferendosi a ''Purgatorio'' VI}} Noi siamo stati il giardino dell'Impero, come diceva Dante. Siamo simili a un Efebo dentro al quale tutti gli altri stati hanno desiderato stare, ammirati della sua bellezza. Quando abbiamo smesso di essere un bel ragazzo che l'ha preso nel sedere, abbiamo fatto la faccia feroce, per poi sbagliare tutto... [...] La vocazione del nostro paese è una vocazione servile, nel bene e nel male. (da ''Ricordi tristi e civili'', Einaudi, 2001²)
*Le cause del naufragio, le circostanze del disastro, lo scioglimento del mistero che tuttora circonda la fine di [[Ippolito Nievo|Nievo]], il ritrovamento delle casse e dei resti del battello a vapore, sono il tema di una narrazione che assume, a tratti, l'aspetto di un'inchiesta o di un giallo politico. Sotto questo aspetto, il romanzo di Nievo è "anche" la storia di una sopettasospetta strage di Stato italiana, maturata dalla Destra e decisa dal potere piemontese per liquidare la Sinistra garibaldina: "strage" con la quale si sarebbe aperta la storia dell'Italia unita.<ref name=prato>Dalla prefazione a Stanislao Nievo, ''Il prato in fondo al mare'', Arnoldo Mondadori Editore, 1974.</ref>
*Come il suo grande proavo, come [[Ippolito Nievo]], anche [[Stanislao Nievo]] è un outsider, un talento imprevisto, insofferente di ogni letteratura notarile e di ogni morto accademismo vigente.<ref name=prato/>
*I libri di successo ci si limita a consumarli; ma il romanzo di Nievo (se è un romanzo), lo si è "letto". È il primo di una lunga serie di dati a favore. Nato come referto di una vicenda anche esteriormente avventurosa ''Il prato in fondo al mare'' sembra avere risuscitato un vecchio tipo di ascolto privato, magari anche discutibilissimo: il gusto di "leggere" nel senso di farsi rapire, appunto, da una leggenda, incantare da un mito, trascinare dall'epica di una storia.<ref name=prato/>
*Nievo racconta ad alto livello termico, spinge al massimo la caldaia, senza curarsi che le strutture cedano. Sotto questo punto di vista, ''Il prato in fondo al mare'' viene "prima della cultura".<ref name=prato/>
*Le cause del naufragio, le circostanze del disastro, lo scioglimento del mistero che tuttora circonda la fine di [[Ippolito Nievo|Nievo]], il ritrovamento delle casse e dei resti del battello a vapore, sono il tema di una narrazione che assume, a tratti, l'aspetto di un'inchiesta o di un giallo politico. Sotto questo aspetto, il romanzo di Nievo è "anche" la storia di una sospetta strage di Stato italiana, maturata dalla Destra e decisa dal potere piemontese per liquidare la Sinistra garibaldina: "strage" con la quale si sarebbe aperta la storia dell'Italia unita.<ref name=prato/>
 
==''Scritti servili''==