Antonio Scurati: differenze tra le versioni

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'''Antonio Scurati''' (1969 – vivente), scrittore italiano.
 
==Citazioni==
*Dobbiamo prepararci a pensare e a combattere l'intera [[adolescenza]] come un gruppo criminale, l'intera [[giovinezza]] come un'associazione a delinquere. (citato in ''Corriere della Sera'', 20 agosto 2006)
*C'è il mito e c'è lo stereotipo. In mezzo, un confine quasi invisibile. Ahimè. Sì, perché stavolta nell'ultimo film di [[Brian De Palma]] c'è poco Brian De Palma. (citato in ''Corriere della Sera'', 9 ottobre 2006)
*{{NDR|Il [[Risorgimento]] è}} L'unica stagione epica del nostro immaginario poetico-nazionale a essere la più dimenticata. (citato in ''Corriere della Sera'', 3 marzo 2008)
*Una [[scuola]] senza fondi non conta niente. E mi pare che la politica non abbia intenzioni in questo senso. Sono d'accordo con il 5 in condotta, è giusto che siano sanzionati atteggiamenti violenti, irrispettosi. Ma mi sembra un'operazione demagogica: non si può chiedere alla scuola di andare in una direzione opposta rispetto alla società. In più, oggi i genitori percepiscono la scuola come un negozio, dove il figlio è il cliente da soddisfare. Sempre. (citato in ''Corriere della Sera'', 2 febbraio 2009)
*Vorrei che [[Milano]] tornasse la città insorta del 1848, piena di virgulti e voglia di cambiamento, una Milano dove l'interesse privato e particolare venisse messo da parte per fare spazio al bene comune. (citato in ''Corriere della Sera'', 31 dicembre 2005)
*Molti altri sfiorarono Jacopo e Aspasia mentre si baciavano, ma quel bacio non ebbe testimoni perchè non ce ne sono mai del bacio degli amanti. Come ogni altro atto d'amore, anche quell'istante bruciò sugli altari della dissipazione, sacrificato agli dei lussureggianti della vita. Nessuno avrebbe potuto dire di quel bacio: "Io c'ero, lo vidi, lo ricordo". Perché lo scandalo, l'insurrezione dell'amore, è vivere per ciò che non rimane, in ciò che non ritorna. (da ''Una storia romantica'', 2007)
 
{{intestazione|''L'ultimo artista in prima linea'', ''Corriere della Sera'', 5 ottobre 2005}}
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*{{NDR|L'Ottocento}} Nella dimensione artistica e mitica, è un secolo più contemporaneo del Novecento e di molte sue esperienze: penso alla vocazione popolare e all'istinto comunicativo del romanzo e del melodramma. Comunque questa idea del passato non asseconda certo il mainstream.
*Viviamo nel tempo del revisionismo, caratterizzato da un pervicace spirito di risentimento rispetto al passato, con intenti demistificatori se non denigratori: la tendenza a disseppellire i morti per ucciderli una seconda volta, a svilire la dignità etica e politica della storia. È una sorta di nichilismo. Ecco, secondo me bisogna abbandonare il risentimento del revisionismo ossessivo e petulante e cercare una forma di sentimento della storia. Cercare nella storia la sua capacità di offrire una visione etica ed epica.
 
{{intestazione|''Una storia romantica'', 2007}}
*Molti altri sfiorarono Jacopo e Aspasia mentre si baciavano, ma quel bacio non ebbe testimoni perchè non ce ne sono mai del bacio degli amanti. Come ogni altro atto d'amore, anche quell'istante bruciò sugli altari della dissipazione, sacrificato agli dei lussureggianti della vita. Nessuno avrebbe potuto dire di quel bacio: "Io c'ero, lo vidi, lo ricordo". Perché lo scandalo, l'insurrezione dell'amore, è vivere per ciò che non rimane, in ciò che non ritorna.
 
== [[Incipit]] di ''Il bambino che sognava la fine del mondo'' ==
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== Bibliografia ==
* Antonio Scurati, ''Il bambino che sognava la fine del mondo'', Bompiani, 2005. ISBN 9788845262418
 
==Altri progetti==
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