Gaio Sallustio Crispo: differenze tra le versioni

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Aggiunte traduzioni di V. Alfieri
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==''La congiura di Catilina''==
===[[Incipit]]===
:''Omnia homines qui sese student praestare ceteris animalibus summa ope niti decet ne vitam silentio transeant veluti pecora, quae natura prona atque ventri oboedientia finxit''.
 
====I traduzione====
Tutti gli uomini che desiderano eccellere fra gli esseri del mondo, con ogni mezzo devono prodigarsi per non condurre oscuramente la vita, come animali che la natura ha forgiato con il capo rivolto a terra, e schiavi del ventre".
 
====Silvia Perezzani e Sandro Usai====
''Omnia homines qui sese student praestare ceteris animalibus summa ope niti decet ne vitam silentio transeant veluti pecora, quae natura prona atque ventri oboedientia finxit''.<br>Per tutti coloro che mirano a emergere su altri esseri viventi, è conveniente applicarsi con fortissimo impegno al fine di non trascorrere la vita senza lasciare memoria di sé, a guisa di bestie che la natura ha formato prone a terra e dedite unicamente alla preoccuopazionepreoccupazione del cibo.
 
====Vittorio Alfieri====
Agli uomini, che ambiscono esser da più degli altri animali, conviene con intenso volere sforzarsi di viver chiari; e non come bruti, cui natura a terra inchinò, ed al ventre fe' servi.
 
===Citazioni===
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:In una battaglia, massimo è sempre un pericolo per chi massimamente lo teme. Se la Fortuna fosse sfavorevole alla vostra prodezza, vedete di non morire invendicati. (Catilina)
 
===Silvia Perezzani e Sandro Usai===
''Omnia homines qui sese student praestare ceteris animalibus summa ope niti decet ne vitam silentio transeant veluti pecora, quae natura prona atque ventri oboedientia finxit''.<br>Per tutti coloro che mirano a emergere su altri esseri viventi, è conveniente applicarsi con fortissimo impegno al fine di non trascorrere la vita senza lasciare memoria di sé, a guisa di bestie che la natura ha formato prone a terra e dedite unicamente alla preoccuopazione del cibo.
====Citazioni====
*La vita è breve ma viene resa più lunga dal ricordo che di noi lasciamo. Infatti il prestigio, che ci viene dal denaro e dalla prestanza fisica scorre come un fiume ed è fragile come un fuscello. La rettitudine, invece, risplende eternamente. (p. 17)
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==[[Incipit]] de ''La guerra giugurtina ''==
===I traduzione===
Sbaglia il genere umano a lamentare, della propria natura, il fatto che essa, debole e di breve durata, sia governata dal caso più che dalla virtù. Infatti, se ben rifletti, non troverai altro né di più grande né di superiore; alla natura umana, più che la forza o il tempo, manca la volontà di agire.
 
===Vittorio Alfieri===
A torto si dolgono gli uomini d'essere, per la debile loro e poco durevol natura, più da fortuna che da virtù governati. Che all'incontro, chi bene investiga nulla troverà di più grande, di più eccellente, che la nostra natura; a cui l'industria bensì, ma non la forza vien meno, nè il tempo.
 
==Bibliografia==
*Gaio Sallustio Crispo, ''La congiura di Catilina'', a cura di G. Pontiggia, Mondadori, 1992.
*Gaio Sallustio Crispo, ''La congiura di Catilina'', a cura e versione di Silvia Perazzi e Sandro Usai, TEN, 1994.
*C. Crispo Sallustio, ''[http://www.liberliber.it/biblioteca/s/sallustius/index.htm La congiura di Catilina'' e ''[http://www.liberliber.it/biblioteca/s/sallustius/index.htm La guerra di Giugurta]'', traduzione di Vittorio Alfieri, Londra [i.e. Firenze], [Piatti], 1804.
 
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