Jennifer Johnston: differenze tra le versioni

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m convenzioni incipit ed explicit
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'''Jennifer Johnston''' (1930 – vivente), scrittrice irlandese.
 
===[[Incipit]]= di alcune opere==
==''Due lune''==
===[[Incipit]]''Due lune''===
 
Tutti la chiamavano Mimi.<br />
Il suo vero nome era Eleanor. Un nome sempre malsopportato, ragion per cui quando Grace, piccolissima, iniziò a chiamarla Mimi anziché Mamma, lei salutò con gioia quel nuovo battesimo.<br />
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{{NDR|Jennifer Johnston – ''Due lune'' – Le Vespe, traduzione di Anna Rusconi}}
 
===''Ombre sulla nostra pelle''===
 
===[[Incipit]]===
Sei scomparso, padre mio,<br />
e son rimasto solo, io.<br />
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{{NDR|Jennifer Johnston – ''Ombre sulla nostra pelle'' – Fazi Editore, traduzione di Lucia Olivieri}}
 
===''Quanto manca per Babilonia?''===
 
===[[Incipit]]===
Mi hanno lasciato i miei taccuini, carta, penna, e inchiostro, perché sono un ufficiale e un gentiluomo. Così, scrivo e aspetto. Non difendo nessuna causa, né amo nessuna persona in vita. Il fatto di non avere un futuro, se non le poche ore che ho da contare davanti a me, sembra non disturbarmi granché. Dopo tutto, qui o altrove, il futuro resta ugualmente un'incognita. Perciò, per i giorni di attesa, non mi resta che distrarmi con il passato. Giocare con una serie di ricordi probabilmente inesatti; la mia interpretazione, per quel che vale, degli eventi. Non c'è spazio per le speculazioni o per la speranza, nemmeno per i sogni. Per quanto possa sembrare strano, credo che mi piaccia così. <br />
Non ho contattato né mia madre né mio padre. Avranno gli altri il tempo di farlo quando sarà tutto finito. Il fait accompli. Al servizio di Sua Maestà. Perché prolungare il dolore che inevitabilmente proveranno? Lui potrebbe morirne. E forse, come me, sarebbe meglio. Per lei il mio cuore non sanguina.
 
===[[Explicit]]= di ''Quanto manca per Babilonia?''==
Non capiranno mai. Così, non parlo. I cannoni vibrano costantemente, e sempre più forte, sulla linea del fronte. Gli edifici tremano. <br />
Non mi hanno tolto i lacci né la penna, perché sono un ufficiale e un gentiluomo. Così, sono seduto e aspetto, e scrivo.