Gian Antonio Stella: differenze tra le versioni

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*[[Mario Borghezio]] ha detto al Parlamento europeo, dove è da anni la punta di diamante della [[Lega Nord]], di avere una spina nel cuore: «L'utopia di Orania, il piccolo fazzoletto di terra prescelto da un pugno di afrikaner come nuova patria indipen­dente dal Sudafrica multirazziale, ormai reso invi­vibile dal razzismo e dalla criminalità dei neri, è un esempio straordinario di amore per la libertà di preservazione dell'identità etnoculturale.[...] Si potrebbe se­guire l'esempio di questi straordinari figli degli antichi coloni boeri e 'ricolonizzare' i nostri terri­tori ormai invasi da gente di tutte le provenienze, creando isole di libertà e di civiltà con il ritorno integrale ai nostri usi e costumi e alle nostre tradi­zioni, calpestati e cancellati dall'omologazione mondialista. Ho già preso contatti con questi 'co­struttori di libertà' perché il loro sogno di libertà è certo nel cuore di molti, anche in Padania, che come me non si rassegneranno a vivere nel clima alienante e degradato della società multirazziale». La «società multirazziale»? Ma chi l'ha creata, in Sudafrica, la «società multirazziale»? (da ''Corriere della Sera'', 25 novembre 2009)
 
==[[Incipit]] di ''Negri froci giudei & Co.''==
«Al centro del mondo», dicono certi vecchi di Rialto, «ghe semo noialtri: i venessiani de Venessia. Al de là del ponte de la Libertà, che porta in terraferma, ghe xè i campagnoli, che i dise de esser venessiani e de parlar venessian, ma noi i xè venessiani: i xè campagnoli. Al de là dei campagnoli ghe xè i foresti: comaschi, bergamaschi, canadesi, parigini, polacchi, inglesi, valdostani... Tuti foresti. Al de là dell'Adriatico, sotto Trieste, ghe xè i sciavi: gli slavi. E i xingani: gli zingari. Sotto el Po ghe xè i napo'etani. Più sotto ancora dei napo'etani ghe xè i mori: neri arabi meticci... Tutti mori.» Finché a Venezia, restituendo la visita compiuta secoli prima da Marco Polo, hanno cominciato ad arrivare i turisti orientali. Prima i giapponesi, poi i coreani e infine i cinesi. A quel punto, i vecchi veneziani non sapevano più come chiamare questa nuova gente. Finché hanno avuto l'illuminazione. E li hanno chiamati: «i sfogi». Le sogliole. Per la faccia gialla e schiacciata.
 
==Opere==
*'''''[[La casta]]'''''
 
==Bibliografia==
*Gian Antonio Stella, ''Negri froci giudei & Co. L'eterna guerra contro l'altro'', Rizzoli, 2009. ISBN 9788817037341
 
==Altri progetti==